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Puglia, incidenti stradali: “numeri preoccupanti” Asset su dati 2024

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Di seguito un comunicato diffuso da Asset:

Sono numeri preoccupanti quelli emersi dai dati di sintesi inseriti nel rapporto Asset sull’incidentalità stradale 2024. Nel 2024 nella regione si sono verificati 11.026 incidenti con danni a persone (+12% rispetto al 2023), 221 incidenti mortali (+7,3%), 241 vittime (+3,9%) e 17.013 feriti (+14%).
Numeri che, letti in altro modo, producono una media giornaliera di 30 incidenti con 47 feriti e 3 morti ogni 5 giorni.

 

Le cause più frequenti dei sinistri stradali? L’eccesso di velocità e la distrazione al volante.

Rispetto al 2023 le strade urbane hanno registrato un decremento del 13,5% nel numero di sinistri mortali mentre le strade provinciali e le strade statali hanno evidenziato un incremento rispettivamente pari al 18,2% ed all’11,8%.

Nel 2024 triste il primato conquistato dalla provincia di Foggia dove si sono registrati 1.384 incidenti che hanno provocato il decesso di 54 persone e 2.323 feriti.
Ed è stata proprio la provincia di Foggia, assieme a quella di Brindisi e Lecce a registrare, in percentuale, l’incremento più alto di vittime.

 

La provincia di Bari è seconda a quella di Foggia per decessi, 53 quelli avvenuti nel 2024, 3.968 gli incidenti registrati e 5.932 i feriti. In totale, la provincia di Bari rappresenta il 36% degli incidenti avvenuti in tutta la regione.

 

Nella provincia di Lecce sono avvenuti 1.911 incidenti con 43 morti e 2.798 feriti.

 

Taranto e provincia si sono registrati 1.677 incidenti con 43 morti e 2.668 feriti.

 

Brindisi e il suo hinterland saranno ricordate per 1.062 incidenti che hanno provocato la morte di 30 persone: +50% rispetto al 2023, 1.594 feriti.

 

Infine, nella Bat si sono verificati 1.024 incidenti con 18 morti e 1.698 feriti.

 

Nel 2024 è stato luglio il mese dove in Puglia si è registrato il maggior numero di incidenti (1.190), ma settembre quello con più decessi (30).

Il weekend si è rivelato il periodo della settimana più pericoloso: il 26,4% dei sinistri è avvenuto tra il sabato e la domenica causando il 36,1% dei decessi

La domenica il giorno con l’indice di mortalità più alto: 3,7 decessi ogni 100 incidenti.

Infine, le fasce orarie più a rischio incidenti: tra le 15 e le 18 e tra le 3 e le 6 del mattino. Un arco temporale dove l’indice di mortalità è cresciuto in modo sensibile.

 

Le strade più a rischio

–        Il 71% degli incidenti avviene nei centri abitati, ma il 76% delle vittime si conta su strade extraurbane.

–        Strade statali: 1.203 incidenti (+21,4%), 68 morti (+17,2%), 2.222 feriti (+28%).

–        Strade provinciali: 1.831 incidenti (+1,2%), 111 morti (+3,7%), 3.124 feriti (+3,2%).

 

Natura degli incidenti e veicoli coinvolti

–        Il 75,6% degli incidenti interessa più veicoli in marcia; il 13,9% vede il coinvolgimento di un solo veicolo (uscita di strada/ostacoli); il 10,5% è tra veicolo e pedone.

–        Aumento del 14% degli incidenti che coinvolgono pedoni.

–        Oltre 20.000 conducenti coinvolti (76,8% uomini), con le fasce 45-64 anni (34%) e 30-44 anni (24,8%) le più rappresentate.

–        Crescono i sinistri tra neopatentati (18-24 anni, +16,2%) e tra i minori di 17 anni (+19%).

–        Circa 21.000 veicoli coinvolti (+15,1%), in maggioranza autovetture (75%), ma anche motocicli (12,5%), mezzi pesanti (4,5%), monopattini (1,4%) e biciclette elettriche (0,5%).

–        In aumento gli incidenti con monopattini elettrici (289 nel 2024, +36,9%)

–        I veicoli coinvolti sono spesso vecchi: il 60% circa ha più di 10 anni e due terzi dei veicoli coinvolti in incidenti mortali avevano sistemi di sicurezza obsoleti.

 

Le circostanze presunte degli incidenti mortali

Le cause principali degli incidenti mortali autonomi:

–        Eccesso di velocità (36% in curva, 24,6% su rettilineo),

–        Guida distratta (32% in curva, 29% su rettilineo)

Le cause principali degli incidenti mortali tra veicoli:

–        Eccesso di velocità (37,1% su rettilineo – 19,2% agli incroci)

–        Guida distratta (27,1% su rettilineo)

–        Mancato rispetto della precedenza/stop (45,5% agli incroci)

–        Ostacoli improvvisi (34,8% su rettilineo)

–        Distanza di sicurezza (14,3% su rettilineo)

–        Manovra irregolare (12,9% su rettilineo)

–        Contromano (8,6% su rettilineo)

 

Cause d’investimento dei pedoni:

–        Mancata precedenza al pedone (38,5%),

–        Attraversamento irregolare (30,8%),

–        Manovra errata (23,1%).

 

Una media giornaliera di 30 incidenti e 47 feriti, con 3 morti ogni 5 giorni sono dati che colpiscono e su cui ragionare attentamente per programmare interventi mirati”, il commento dell’assessore regionale ai Trasporti e alla mobilità sostenibile, Debora Ciliento.

“La messa in sicurezza delle strade statali – ha proseguito – è una priorità che la Regione persegue da tempo con Anas e Mit, abbiamo finanziato tanti cantieri e tante misure d’emergenza. Però il fatto che una delle principali cause di incidenti sia la guida distratta significa mancato rispetto delle regole e del codice della strada. L’assessorato ai Trasporti con Asset e con l’Ufficio scolastico regionale ha impostato dei percorsi di educazione ai pericoli della strada per i più giovani, ma forse bisogna sensibilizzare maggiormente gli adulti che si mettono al volante con superficialità. Alla luce di questi dati si rafforza anche il ruolo del trasporto pubblico, che questa amministrazione sta provando a razionalizzare ed efficientare proprio per renderlo sempre più funzionale alle esigenze dell’utenza e quindi allettante. Avremo ottenuto un grande successo quando chi si muove in Puglia non avrà più come primo pensiero l’uso dell’auto privata ma troverà normale organizzare uno spostamento utilizzando tutte le alternative che il Tpl può fornire.”

 

L’incidentalità stradale è un problema sempre attuale, non solo per la Regione Puglia ma anche a livello nazionale ed europeo – ha commentato i dati il direttore generale Asset, Elio Sannicandro – I dati impongono una riflessione profonda su comportamenti e prevenzione ed evidenziano ancora una volta come il fattore umano abbia influito sull’aumento degli incidenti e sulla mortalità.

L’Asset ha messo in campo iniziative finalizzate a ridurre il più possibile le cause degli incidenti stradali e nel prossimo futuro rafforzerà le campagne di sensibilizzazione con eventi dedicati alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile“.


Per l’anno scolastico 2025-2026 proseguiranno infatti le attività di Asset dedicate all’educazione e alla sicurezza stradale con il progetto “La strada non è una giungla”, rivolto a studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Per approfondimenti: http://asset.regione.puglia.it  sezione sicurezza stradale.  


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