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Asl Taranto: progetto del nuovo ospedale a rischio di costare cento volte di più? Indagine interna Anche la Regione vuole chiarire la vicenda: si poteva utilizzare il preliminare costato meno di quarantamila euro, si è fatto un bando a base di 4,2 milioni. Aggiudicato

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Il progetto del nuovo ospedale di Taranto rischia di essere uno scandalo. Ne abbiamo parlato alcuni giorni fa (https://www.noinotizie.it/21-04-2015/taranto-il-progetto-dellospedale-nuovo-costa-cento-volte-piu-del-previsto/). L’Asl e la Regione Puglia hanno avviato indagini interne.

La questione: per il progetto del nuovo ospedale San Cataldo, la cui costruzione è finanziata con 207 milioni di euro dallo Stato, l’ufficio tecnico dell’Asl aveva predisposto il progetto preliminare. Costato meno di quarantamila euro. Senonché, per la progettazione esecutiva è stato messo a bando il lavoro: base di 4,2 milioni di euro, progetto aggiudicato a Proger, organizzazione laziale, con un ribasso del 40 per cento. Insomma, due milioni e mezzo di euro circa. Si poteva fare una cosa diversa, ovvero aggiudicare l’appalto della realizzazione ponendo come condizione che la progettazione preliminare da meno di quarantamila euro fosse trasformata dall’azienda costruttrice, in progetto definitivo e poi esecutivo? Si potevano risparmiare milioni di euro, soldi pubblici? Ora l’Asl e la Regione vogliono vederci chiaro. Potevano anche ricordarselo prima, peraltro.


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2 Comments

  1. in qualità di ex componente della Commissione Sanità, fin dall’inizio ho chiesto – come da Statuto della Regione – delle sottocommissioni, composte da consiglieri dei rispettivi territori, che potessero conoscere la reale situazione patrimoniale, finanziaria e gestionale delle Asl pugliesi. Purtroppo non sono stato mai ascoltato, anzi, piuttosto, ho infastidito più di qualcuno. Da tempo sono fortemente critico nei confronti dei vertici della Asl di Taranto per motivi legati al mancato completamento Ares del trasporto oncologico, alla questione delle mancate conciliazioni per i medici ex stabilizzati, per i problemi della raccolta sangue e del centro emotrasfusionale del Santissima Annunziata, e da ultimo la sfacciata lottizzazione della Asl di Taranto. Aggiungo la confusa vicenda che ha portato grave preoccupazione sia tra i lavoratori dell’Hospice San Bartolomeo, sia fra gli utenti. Oltre a essermi sempre battuto per il nuovo Ospedale di Martina Franca. L’idea che mi sono fatto in questi anni è che l’Asl di Taranto dovrebbe essere oggetto di una vera e propria bonifica con rimozione e trasferimento di tutti i vertici, ivi compresi quelli dei vari distretti e dipartimenti dove, tra le altre disfunzioni legate alla mancata attuazione di una sana meritocrazia, vi sono vere e proprie forme gravi di nepotismo intollerabile che gettano un generale discredito sulle Istituzioni sanitarie in termini di trasparenza, economicità e legalità. La questione Asl, nel suo complesso, sotto molti aspetti mi ricorda quella della Sud est. Una “visione” della politica e della gestione della cosa pubblica spesso impersonata da soggetti avvolti da finto perbenismo.

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