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Superlega: il no è stato frutto di posizione dominante Calcio, sentenza storica della Corte di giustizia Ue

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“Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”. Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza.

La sentenza Bosman del 1991 sconvolse il calcio europeo in tema di libera circolazione dei professionisti. La sentenza odierna si prospetta come uno sconvolgimento perfino maggiore perché considera illegittimo il no a priori dell’iniziativa che venne presa da alcuni club europei, Real Madrid e Juventus su tutti (tre le società italiane inizialmente: anche Inter e Milan). Ieri il presidente della federcalcio e vicepresidente Uefa, il pugliese Gabriele Gravina, ha detto che l’adesione alla Superlega comporterebbe l’automatica esclusione dai ranghi federali, quindi anche dall’Uefa e dalla Fifa. L’Uefa ed il presidente della Liga spagnola hanno già commentato la sentenza come l’indicazione di criteri inclusivi ma non dell’omologazione della Superlega. Il presidente del Como, Giovanni Malagò, intuisce che saranno comunque necessari accorgimenti per non rendere marginale lo scudetto. La nuova Superlega si prospetta a 64 squadre, con promozioni e retrocessioni e partite in tv ed in chiaro. Star League 16 squadre, Gold League 16 squadre, Blue League 32 squadre basandosi sui risultati nei campionati nazionali.

Chissà che calcio ci attenda, da ora in poi.

Al link di seguito il comunicato diffuso dalla Corte europea dei diritti dell’uomo:

Superlega: Cedu, “Fifa e Uefa stanno abusando di una posizione dominante”

 

 

 

 

 




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