
La seconda udienza del processo di appello per l’assassinio di Sarah Scazzi ha fatto registrare il rigetto, da parte della corte, di tutte le richieste delle difese, tranne una: ammessa al processo l’acquisizione di una telefonata fra Michele Misseri e sua figlia Sabrina, chiamata risalente alla notte del fermo di zio Michele.
Elemento fondamentale dell’udienza odierna: Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serranno rimarranno in carcere per l’intera durata del processo di appello, mentre a Michele Misseri è stato prolungato l’obbligo di dimora per l’intero periodo di questa fase dell’iter giudiziario. Accolta, in tal senso, la richiesta dell’accusa perché venissero sospesi i termini di custodia cautelare.
Prossima udienza, il 12 dicembre.







