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Bari, comitato no inceneritore: finora nessun Comune interessato sostiene il ricorso in Cassazione "Restiamo in fiduciosa attesa"

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Di seguito un comunicato diffuso dal comitato No inceneritore:

Il Comitato No Inceneritore guidato dalla prof.ssa Corsina Depalo e rappresentato in giudizio dall’ avv. Luigi Campanale prende atto che al momento nessuno dei Comuni dell’AroBa2 (Modugno, Giovinazzo, Palo del Colle, Bitetto, Binetto, Bitritto, Sannicandro che hanno partecipato alle azioni giudiziarie, con alterne vicende, riguardanti l’inceneritore nella città di Bari al Quartiere San Paolo, autorizzato dalla Regione Puglia alla Newo Spa), ha ritenuto di dichiarare la propria volontà ad intervenire nel ricorso che abbiamo iscritto al ruolo innanzi alle sezioni unite della Suprema Corte di Cassazione affinché venga annullata la sentenza del Consiglio di Stato che cancellando il precedente verdetto del Tar Puglia Bari ha dichiarato legittima l’autorizzazione.
Restiamo in fiduciosa attesa che i Comuni, con capofila il sindaco Decaro, intervengano al più presto nel suddetto giudizio per supportare l’azione che abbiamo intrapreso ritenendo che vi siano tutte le motivazioni perché la Cassazione disponga l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato.
Diciamo con franchezza che saremmo sorpresi dell’assenza dei sindaci interessati alla vicenda soprattutto perché gli stessi rappresentano gli interessi dei cittadini che a noi sembrano siano stati violentati da interventi che sono in netto contrasto con le normative e i principi europei che tutti rivendicano a parole con racconti di mera pubblicità.
Noi del Comitato No Inceneritore abbiamo intrapreso e continuiamo ad intraprendere tutte le possibili azioni giudiziarie ed extragiudiziali sin dal 2018, autotassandoci, per impedire la costruzione dell’inceneritore della Newo al San Paolo, inceneritore che annulla la raccolta differenziata in spregio ai principi stabiliti dall’Unione Europea della cosiddetta economia circolare.
Riteniamo che la transizione ecologica di cui tanto si parla anche per la formazione del nuovo Governo italiano debba passare impedendo derive in contrasto con i principi di tutela ambientale.




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