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Puglia: 4935 positivi a test corona virus, incremento di 20 rispetto a ieri Dati diffusi dalla Regione. Lopalco: evitare di uscire con la febbre

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi  giovedì 20  agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati  2682 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus  e sono stati registrati  20 casi positivi: 4 in provincia di Bari; 4 nella provincia BAT; 7 in provincia di Foggia; 3 in provincia di Lecce;  1 in provincia di Taranto ed 1  da fuori regione.

NON sono  stati registrati decessi

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 276314 test.

3991 sono i pazienti guariti.

389 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4935 così suddivisi:

1604 nella Provincia di Bari;

398 nella Provincia di Bat;

683 nella Provincia di Brindisi;

1285 nella Provincia di Foggia;

637 nella Provincia di Lecce;

291 nella Provincia di Taranto;

37 attribuiti a residenti fuori regione.

 

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno  attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Bollettino in allegato

 

Dichiarazione DG Asl Bari Antonio Sanguedolce:

“Il Dipartimento di Prevenzione ha registrato nelle ultime 24 ore 4 nuovi casi di positività al virus. Tra questi vi sono un cittadino rientrato da Malta, due contatti stretti di casi già individuati e tutti sottoposti a sorveglianza epidemiologica domiciliare, e un cittadino straniero, per il quale è stato necessario il ricovero nell’Ospedale “Miulli” di Acquaviva”.

Dichiarazione dg Asl BT Alessandro Delle Donne:

“Sono 4 i casi registrati nella provincia Bat, 1 riguarda una persona proveniente dall’Albania, 2 casi sono di giovani rientrati da Malta, per un caso sono ancora in corso le indagini epidemiologiche. Il dipartimento di prevenzione è al lavoro per tracciare tutti i contatti stretti”.

Dichiarazione del dg Asl Foggia Vito Piazzolla

“Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato 7 casi positivi al Covid. 3 sono contatti stretti di un altro caso Covid, che erano già in isolamento. 2 sono stati individuati dall’attività di screening, gli ultimi 2 sono pazienti sintomatici. Per tutti sono state avviate le indagini epidemiologiche per circoscrivere la catena dei contatti”.

Dichiarazione del dg Asl Taranto Stefano Rossi:

“Il caso registrato oggi a Taranto riguarda una persona rientrata dalle vacanze in Grecia, asintomatica, contattata dalla Asl dopo l’autosegnalazione e sottoposta a tampone. I contatti stretti sono già stati messi in isolamento”.

Dichiarazione del Dg della Asl Lecce Rodolfo Rollo:

‘Il Dipartimento di Prevenzione della ASL Lecce ha registrato oggi 3 nuovi casi. Si tratta di una persona rientrata dalla Spagna, di una che ha avuto contatti con un caso positivo residente fuori regione e di un salentino rientrato da un viaggio fuori Puglia. Continuano incessanti le nostre attività di tracciamento per prevenire nuovi contagi”.

Di Francesco Santoro:

«Alle tre regole auree che consistono nel lavarsi le mani, evitare affollamenti e usare la mascherina, ne aggiungerei una quarta di cui si parla molto poco, cioè controllare la temperatura. Non bisogna mai uscire di casa con la febbre, perché si è molto contagiosi. Purtroppo abbiamo avuto casi di persone che sono andate a lavorare con la febbre e che hanno contagiato altre persone». Lapalissiane le dichiarazioni del capo della task force regionale per il contrasto al Covid-19, Pier Luigi Lopalco, riportate oggi dal quotidiano La Repubblica. L’epidemiologo invita i cittadini alla massima prudenza, evitando comportamenti che potrebbero mettere a rischio la propria salute e quella degli altri. Ma al tempo stesso chiarisce che almeno per il momento, in Puglia, la situazione è sotto controllo. «La maggior parte dei casi, come potevamo prevedere, sono importati-si legge su Repubblica.it-. Quando ci sono state le riaperture avevamo praticamente spento l’infezione locale, restando con zero nuovi casi per molto tempo, mentre quelli che trovavamo erano attribuibili giusto a qualche residuo di infezioni riscontrate in persone che si portavano il virus magari già da settimane. Questo ha favorito l’Italia rispetto a tante altre nazioni europee dove, come si è visto, la ripartenza dell’epidemia è stata molto più precoce perché lì non si era ancora spenta la circolazione locale».


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