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Martina Franca: intervento edilizio nei pressi delle Pianelle, la posizione dell’azienda Dopo l'intervento dell'ex sindaco

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Di seguito un comunicato diffuso da Tamer family farm:

Egregi cittadini di Martina Franca,
in risposta alla lettera aperta del 13 giugno 2025 del Dott. Franco Ancona, già Sindaco di
questa nobile città, Tamer Family Farm Società Agricola S.r.l. desidera offrire un
contributo di chiarezza e trasparenza, con l’intento di dissipare ogni dubbio circa
l’intervento edilizio in corso di realizzazione nei pressi della Riserva Naturale Bosco delle
Pianelle. Con questo comunicato, intendiamo non solo ribadire il pieno rispetto delle
normative vigenti, ma anche condividere una visione di progresso che coniughi
innovazione, sostenibilità e profondo rispetto per il patrimonio storico e ambientale di
Martina Franca.
Un progetto di eccellenza, nel segno della legalità e della sostenibilità
Il progetto edile, avente come scopo la trasformazione delle erbe officinali da prodursi su
34 ettari di terreni prospicenti di nostra proprietà, incolti da oltre quattro decenni, è stato
sottoposto a un iter amministrativo di straordinaria rigorosità. Autorizzato mediante il
rilascio della Valutazione di Incidenza Ambientale e dell’Autorizzazione Unica n. 168 del
20 settembre 2024, rilasciata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di
Missione ZES -, esso ha ottenuto il consenso unanime di ben 37 enti pubblici, tra cui gli
uffici comunali di Martina Franca e perfino della Soprintendenza Nazionale per il
Patrimonio Culturale Subacqueo. Tale processo, culminato in una Conferenza dei Servizi
esemplare per ampiezza e profondità, testimonia l’impegno per un intervento che non solo
rispetti, ma valorizzi il delicato equilibrio ambientale e paesaggistico del territorio.
Stupisce, dunque, che il Dott. Ancona, figura di spicco per un decennio nella guida della
città, abbia espresso perplessità senza indicare specifiche violazioni normative. Lungi dal
voler alimentare polemiche, questo comunicato intende colmare tale lacuna, offrendo alla
comunità un quadro limpido e documentato, affinché il dibattito si fondi su verità e non
su supposizioni. La nostra missione è quella di costruire, con umiltà e determinazione, un
futuro che renda Martina Franca protagonista di un’agricoltura moderna, sostenibile e
capace di dialogare con il mondo.
Un plauso alla buona amministrazione
Desideriamo esprimere profonda gratitudine al Sindaco Gianfranco Palmisano, il cui
operato rappresenta un modello di rettitudine e senso istituzionale. Pur in un contesto di
riforme promosse, a livello centrale, da schieramenti politici diversi dal suo, il Sindaco,
coadiuvato dagli uffici comunali, ha scelto di collaborare con serietà e competenza,
mettendo al primo posto l’interesse della collettività. La sua capacità di superare le divisioni
ideologiche per sostenere un progetto di valore è un esempio luminoso di come la politica
possa e debba essere al servizio del bene comune.
Un intervento per il territorio e la sua rinascita
Il progetto di Tamer Family Farm non è solo un’iniziativa imprenditoriale, ma un atto
d’amore verso Martina Franca e la sua vocazione agricola. La coltivazione di erbe officinali
locali, su terreni impervi e svantaggiati, adibiti da sempre ad un agricoltura basica (cereali
e foraggio), si propone di rigenerare il paesaggio, arricchire la biodiversità e migliorare la
qualità dell’aria, contribuendo al contempo all’economia locale. Una volta completato,
l’intervento si integrerà armoniosamente con l’ambiente, diventando un simbolo di come
tradizione e innovazione possano convivere in un equilibrio virtuoso. Martina Franca
potrà così distinguersi come capitale delle essenze naturali, capofila di un modello di
sviluppo che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici.
La tutela del patrimonio storico: una scelta di rispetto
La decisione di realizzare nuove strutture e non utilizzare l’edificio storico denominato,
Masseria Piovacqua, gioiello architettonico del XVIII secolo, per attività produttive nasce
da un profondo rispetto per il suo valore storico e culturale. Ogni intervento strutturale,
necessario per adeguare la masseria agli standard moderni di stoccaggio e lavorazione
alimentare, risulterebbe non solo impraticabile per il rispetto dei vincoli architettonici,
paesaggistici e igienico-sanitari, ma gravemente lesivo della sua integrità. Immaginare
macchinari moderni all’interno di un bene così prezioso sarebbe un’offesa alla storia, alla
memoria e al buon gusto. La nostra scelta è quella di preservare e restaurare questo
patrimonio, affinché continui a raccontare alle future generazioni la grandezza del passato
di Martina Franca.
Una ZES per lo sviluppo equilibrato
L’area ZES (Zona Economica Speciale) individuata nel 2019 dall’amministrazione Ancona
presso i terreni della Masseria Pozzo Tre Pile – di proprietà del consorzio Artemoda –
comprendeva 34 ettari gravati da numerosi vincoli, con soli 1,65 ettari effettivamente
utilizzabili per attività produttive. Per questa minima porzione, veniva richiesto un prezzo
del tutto spropositato: €1.320.000, una cifra insostenibile per qualunque imprenditore,
soprattutto nel settore agricolo, notoriamente a bassa redditività.
Con l’estensione, nel 2024, della ZES a tutto il Sud Italia – grazie alla visione strategica
dell’on. Raffaele Fitto e al sostegno concreto, a livello locale, dell’on. Dario Iaia – si è
finalmente aperta una nuova fase: è diventato possibile attivare attività produttive
ovunque, beneficiando di un iter autorizzativo centralizzato, presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, in tempi rapidi e certi.

Questo ha reso del tutto superata l’ipotesi proposta da Ancona, che prevedeva di pagare
oltre un milione di euro per realizzare strutture su terreni scomodi e lontani dalle
coltivazioni. Una scelta che sarebbe stata non solo antieconomica, ma anche dannosa per
l’ambiente e per il territorio, a causa dell’aumento di traffico, inquinamento e costi di
trasporto.
La possibilità di operare direttamente sui terreni di proprietà, in prossimità delle colture,
rappresenta oggi una soluzione razionale e sostenibile, resa possibile proprio grazie alla
riforma ZES. Difendere invece l’area imposta dalla precedente amministrazione non ha
alcuna giustificazione né economica, né ambientale: nessuno, oggi come domani,
pagherebbe oltre €1.320.000 per 1,65 ettari così dislocati. E questo è un fatto
incontrovertibile, che nessuna polemica potrà mai capovolgere.
Un impegno per la trasparenza e il futuro
Concludiamo sottolineando che ogni aspetto del progetto, incluso l’utilizzo del pozzo
privato, è stato regolarmente autorizzato, mentre la Regione Puglia, con l’eccezionale
capacità organizzativa del suo assessore Donato Pentassuglia, sta lavorando per potenziare
i servizi idrici pubblici della zona. Tamer Family Farm crede fermamente in un’agricoltura
che sia al contempo di qualità, legale, trasparente e sostenibile. Auspichiamo che il
confronto pubblico si sviluppi su basi solide e costruttive, nell’interesse esclusivo della
comunità e del territorio.
Con l’orgoglio di contribuire alla rinascita agricola di Martina Franca e con responsabilità
ad operare con rettitudine e visione, restiamo a disposizione per ogni chiarimento, certi
che insieme possiamo scrivere una nuova pagina di bellezza e progresso per questa terra
straordinaria.

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