Le rubano l’auto acquistata da poco e la compagnia di assicurazione con cui aveva stipulato la polizza furto e incendio non le riconosce un indennizzo commisurato al valore del mezzo. Da più di tre anni una cittadina di Bari, assistita dallo studio legale 3A, si batte per vedersi riconosciuto un equo risarcimento e il rispetto delle condizioni previste dal contratto assicurativo stipulato.
Il 31 agosto del 2016 la donna acquistò una Honda Jazz 1.6 elegance navi e fa installare alcuni optional, l’impianto Gpl e il Block shaft, assicurando la vettura per un valore di 15mila euro. Il 12 gennaio dello stesso anno –appena quattro mesi più tardi-, parcheggiò il mezzo in viale della Costituente a Bari e quando va a riprenderla non la trova: rubata. A quel punto si reca nella stazione dei carabinieri del rione Carrassi per denunciare il furto e successivamente chiede all’Ariscom di far valere la polizza per cui aveva versato un premio del valore di 1050 euro. La compagnia, però, le offre 9927 euro, una somma ritenuta sottostimata. L’assicurata, declinata l’offerta, si è rivolta allo Studio3A per tutelare i propri diritti. La compagnia assicurativa non ha ceduto, in sede di confronto, confermando in toto l’offerta iniziale. Lo Studio3A ha presentato, quindi, un formale reclamo all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni ed è pronto ad adire le vie legali per il riconoscimento di un indennizzo più alto.
