Dieci indagati per il furto di farmaci oncologici negli ospedali di Puglia e Campania. Dodici fatture, intestate ad aziende italiane, da parte di aziende estere, hanno consentito agli investigatori di ricostruire il percorso dei farmaci, costosissimi, rubati dai nosocomi pugliesi e campani. Distributori di Cipro, Ungheria, Lettonia, Romania, Slovenia, Repubblica slovacca, sono considerati coinvolti nel traffico, con i farmaci che poi, secondo l’indagine, venivano rivenduti in varie parti d’Europa, fra qui Gran Bretagna e Germania. Aifa, agenzia nazionale del farmaco, assicura che nessuna confezione sospetta è finita nelle farmacie italiane e ribadisce che, una volta trafugati, i costosissimi farmaci non sono più sicuri.
Il traffico, si ipotizza, è orchestrato dalla camorra.
(foto: non strettamente connessa alla vicenda descritta, fonte butac.it)