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Esportazioni alimentari, Puglia: pasta +44 per cento, olio di oliva +40 per cento, vino +16 per cento Coldiretti Puglia su dati Coeweb Istat

VINI PUGLIA

Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

È record delle esportazioni alimentari Made Puglia nel 2022 anche se a preoccupare sono gli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici stanno colpendo i consumi a livello globale. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sui dati Istat sul commercio estero sulla base dei dati Coeweb Istat che tracciano performance entusiasmanti per l’agroalimentare pugliese.

Sono balzate del +40% in valore – dice Coldiretti Puglia – le esportazioni di olio d’oliva Made in Puglia nel mondo nonostante i cambiamenti climatici che pesano sulla produzione regionale e le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina. Si consolidano le performance del commercio estero da gennaio a giugno 2022 con la crescita ragguardevole delle vendite dell’olio EVO pugliese, ma la siccità e i costi di produzione balzati di oltre il 50% a causa delle speculazioni aggravate dal conflitto in Ucraina rischiano di minare la tenuta delle aziende.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, “con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio EVO”.

Grande exploit anche delle vendite all’estero della pasta aumentate – aggiunge Coldiretti Puglia – del +44%, sotto la spinta dell’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina sulla certezza e salubrità del cibo che ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza, proprio quando coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro.

In Puglia, tra l’altro, la produzione è  crollata nel 2022 del 35%-40% a causa della siccità, mentre ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi di costi correnti – continua la Coldiretti Puglia – sono stati proprio i cereali, dal grano all’avena.

Bene anche l’export del vino pugliese del 16% nei primi 6 mesi del 2022, nonostante – conclude Coldiretti Puglia – a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina siano aumentati del 35% i costi per la produzione ed il trasporto del vino con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%.




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