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Emergenza abitativa: “un progetto che parte dalla Valle d’Itria ma guarda all’Italia intera” L'iniziativa

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Scrive Aurora Scollo:

Negli ultimi mesi ho scelto di dedicare tempo e risorse a un progetto che nasce da un’urgenza concreta: la mancanza di soluzioni immediate sul fronte abitativo. Dopo l’incontro del 25 luglio a Palazzo di Città, a Fasano — al quale ho invitato anche i Comuni di Monopoli e Cisternino per avviare un confronto intercomunale — è stato evidente che i Comuni da soli hanno le mani legate. Serviva un passo in più. Per questo sto costruendo un percorso che tenga insieme strumenti finanziari, garanzie istituzionali e la collaborazione di professionisti. Ho già raccolto i primi pareri da specialisti, tra cui un HSE che lavora in una multinazionale dell’automotive, oltre a contributi sanitari anche fuori regione.

La mia esperienza personale mi ha portato a lavorare nel settore degli infissi, collaborando con una multinazionale tramite un’agenzia di rappresentanza in Puglia e Calabria. È stato lì che ho toccato con mano le difficoltà delle rivendite dopo il crollo del post-110 e ho visto anche da vicino accordi strutturati tra grandi player come una multinazionale del settore, Intesa Sanpaolo e Deloitte. Quell’esperienza mi ha convinta che oggi servono strumenti solidi, trasparenti e accessibili per ridare fiducia e rimettere in moto il mercato. Per tutelare il progetto ho avviato il deposito del marchio presso il Ministero (attualmente in attesa di completamento tramite F24). In parallelo sto avviando la ricerca di legali e commercialisti che possano affiancarmi nella fase delle convenzioni con enti e proprietari. Tengo a chiarire che, pur non disponendo oggi di fondi dedicati, nel momento in cui il progetto sarà attivato i referenti locali — tecnici, legali, commercialisti e specialisti — saranno regolarmente retribuiti. La trasparenza e il rispetto del lavoro sono il fondamento stesso di questa iniziativa.

Quello che oggi muove i primi passi come progetto pilota intercomunale in Valle d’Itria ha già un respiro nazionale: l’obiettivo è portare soluzioni concrete non solo per la questione abitativa, ma anche per rilanciare il settore edilizio post-110, creando nuove opportunità di lavoro. Se il progetto troverà gambe per partire, sarà poi presentato ufficialmente ai Comuni, agli enti e ai cittadini con un dossier completo e un sito web dedicato.


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