Di Nino Sangerardi:
La Regione Puglia versus il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi (Pd).
Michele Emiliano (Pd), presidente della Giunta regionale pugliese ha presentato ricorso innanzi la Corte Costituzionale.
Chiede ai Giudici di dichiarare incostituzionali l’articolo n. 1 e quattordici commi della Legge n.107/2015 volgarmente detta “Buona Scuola”.
Quale difensore il Governatore delle Puglie ha scelto l’avvocato esterno Prof. Marcello Cecchetti, con studio in Firenze e Roma.
Quest’ultimo chi è? Nell’anno 2002 svolge funzione di professore associato di Istituzioni diritto pubblico Facoltà Scienze Politiche Università di Sassari, dal 2003 al 2007 è assistente di studio del Giudice costituzionale prof. Ugo De Siervo: ex segretario della Democrazia Cristiana di Firenze, in seguito diventa Presidente della Corte Costituzionale.
Matteo Renzi è coetaneo e amico dei due figli di De Siervo: Luigi renziano di ferro è da tempo in Rai e oggi amministratore delegato di Rai Com, Lucia è direttore Attività economiche del Comune di Firenze,dopo essere stata Capo di Gabinetto del sindaco Matteo Renzi.
Marcello Cecchetti, nel 2008, ottiene l’iscrizione all’Albo avvocati patrocinanti giurisdizioni superiori e avvia il proprio studio professionale. Dal 5 aprile 2007 a maggio 2008 è nominato consigliere giuridico da Vannino Chiti (Ulivo-Pd,dal 2013 senatore Pd), Ministro Rapporti con il Parlamento nel Governo presieduto da Romano Prodi.
Il primo gennaio 2009 assume l’incarico di professore ordinario Istituzioni diritto pubblico Facoltà Scienze Politiche Università di Sassari.
Da settembre a dicembre 2009 il prof. Cecchetti è membro della Commissione, designata dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, per “… studio progetto di Legge speciale per il Comune di Firenze”.
L’avvocato Cecchetti ha già lavorato, come legale esterno, con la Regione Puglia nel corso della gestione Vendola-Pd.
Ultimamente “in ragione del consolidato rapporto di fiducia”, si è dichiarato disponibile ad assistere la Regione a titolo gratuito,davanti la Consulta, contro il decreto del Ministero dello Sviluppo per il via libera alle attività di ricerca e prospezione di idrocarburi.
Intanto si apprende che l’Avvocatura regionale pugliese consta dei settori legale e amministrativo, con relativo dirigente.
Cinquantacinque i dipendenti: 26 avvocati,5 specialisti in attività giuridico legale, 3 specialisti amministrativi, 5 amministrativi-liquidatori, 3 archivisti, 2 per servizi generali e di supporto, un autista.
Sfogliando alcuni incarti contabili,che è stato possibile visionare, si rileva che le spese per competenze professionali, dovute a professionisti esterni, relative a liti e arbitrati sono pari a 2.128.863,31 euro.
Possibile che tra gli avvocati in pianta organica della Regione e un territorio d’Apulia (in cui hanno vissuto insigni professori e giuristi come Aldo Moro e Renato Dell’Andro) abitato da più di 4 milioni di persone non ci sono legali in grado di difendere l’Ente regionale innanzi la Corte Costituzionale?