Di seguito il comunicato:
Difendiamo l’Alto Tavoliere: no alla centrale a bio-metano a San Paolo di Civitate e Serracapriola. Avviata una raccolta firme.
Sabato 16 e oggi domenica 17 agosto, a San Paolo di Civitate, insieme ad alcuni Consiglieri Comunali di minoranza, al sindaco di Serracapriola Michele Leombruno e all’Assessore Enzo Quaranta del Comune di Torremaggiore, abbiamo promosso una raccolta firme tra i cittadini per evitare la realizzazione di una centrale a bio-metano nel territorio di San Paolo di Civitate.
Il problema non riguarda solo San Paolo di Civitate: altre due proposte simili sono state presentate anche al Comune di Serracapriola. È chiaro che la questione coinvolge l’intero Alto Tavoliere, un territorio che in questo momento sta già vivendo difficoltà legate alla presenza di aziende che nulla hanno a che fare con le caratteristiche e le tipicità locali.
Le centrali a bio-metano, infatti, si basano sull’utilizzo degli scarti di allevamenti, ma il nostro territorio non ha una vocazione zootecnica. Per questo motivo la loro realizzazione non solo sarebbe incoerente con la natura dei nostri comuni, ma rappresenterebbe un vero e proprio svilimento ambientale e paesaggistico.
Occorre fare rete tra i territori e tra i comuni, costruendo una visione condivisa di tutela e valorizzazione che rispetti la vocazione naturale dell’Alto Tavoliere: l’agricoltura, la trasformazione agroalimentare, il turismo agricolo, la cultura, la storia e le tradizioni. Solo così potremo garantire sviluppo sostenibile e autentico, in linea con la nostra identità.
Non possiamo permettere che il nostro bellissimo territorio venga compromesso da impianti che hanno un impatto ambientale significativo e che nulla hanno a che vedere con le sue reali potenzialità.
Continueremo il nostro impegno, insieme alle amministrazioni comunali e ai cittadini, per impedire la nascita di queste centrali a bio-metano e per difendere il futuro dell’Alto Tavoliere.