Cosimo Orlando, 43 anni, Carla Maria Fornari trentunenne e il bambino di lei, un bimbo di tre anni, sono le vittime, morti ammazzati nell’agguato avvenuto a tarda sera a Palagiano, in provincia di Taranto.
C’era la donna alla guida della Matiz presa di mira dai killer sulla statale 106 dir e crivellata da una raffica di colpi. Forse una, forse due auto, nel commando. Esplosi almeno quindici colpi di pistola o di mitraglietta.
Gli altri due figli della donna, di 6 e 7 anni, pure nell’auto, sono miracolosamente sfuggiti alla morte. L’allarme è stato dato da alcuni automobilisti che pensavano si trattasse di un incidente stradale. Intervenuti carabinieri e polizia hanno accertato trattarsi di un attentato che si ipotizza di stampo mafioso. Un agguato che forse nel territorio non ha precedenti, con l’assassinio di un bambino di tre anni. In corso una gigantesca caccia all’uomo e l’analisi, prevalentemente, di due piste, per comprendere chi fosse l’obiettivo dei killer, se Cosimo Orlando o Carla Maria Fornari. Sempre che non fossero entrambi, gli obiettivi.
Lui era un pregiudicato da qualche mese in semilibertà, condannato a 18 anni per il duplice omicidio di due fratelli commesso nel 2000 a Castellaneta. Motivo, il traffico di droga.
Lei, Carla Maria Fornari, compagna di Orlando e vedova di Domenico Petruzzelli che con Domenico Attorre fu ucciso nel 2011 per motivi di droga. I corpi vennero ritrovati nei pressi di un birrificio nella zona di Massafra. Fra l’altro, la vittima di tre anni fa era l’uomo di cui era incinta Carla Maria Fornari e il bimbo ucciso nell’agguato di Palagiano era il loro bambino.
Strada statale 106 dir chiusa nel tratto di Palagiano sud, anche in mattinata, per i rilievi in corso da parte dei carabinieri.
