C’è un momento, nell’infanzia, in cui si comincia a guardare il mondo con gli occhi degli altri.
Da questa consapevolezza prende forma “Sotto i nostri occhi”, progetto espositivo e di ricerca che indaga la nascita e la persistenza degli stereotipi di genere nei più piccoli, trasformandoli in linguaggio artistico e occasione di riflessione collettiva.
L’inaugurazione si terrà il 21 novembre alle ore 19, all’indomani della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre), presso lo spazio espositivo U Jùse di Locorotondo, con la partecipazione di Maria Teresa Sabatelli, psicologa e specializzanda in psicologia del ciclo di vita, e Piera Trisciuzzi, assistente sociale, entrambe operatrici del Centro Antiviolenza “Andromeda”.
L’opera di Video Art di Davide Russo, articolata in cinque quadri simbolici – identità, mito, famiglia, aspirazione e trasformazione – nasce da un’indagine condotta su oltre settecento bambinə e ragazzə dell’Istituto Comprensivo “Marconi-Oliva” di Locorotondo, invitati a rappresentare sé stessə, i propri modelli e i propri sogni.
Dai loro disegni emergono codici, colori, desideri, ma anche gli stereotipi che abitano l’immaginario collettivo. L’artista li traduce in una narrazione visiva e sonora che intreccia 3D art e nuovi media, mentre le tracce audio, ironiche, frammentarie, a tratti canzonatorie, rimandano al modo in cui il mondo adulto tende a minimizzare ciò che non comprende.
La mostra si compie all’interno di un’installazione immersiva, a cura di Alessandra Neglia e con la direzione artistica di Mirco Matarante, che trasforma lo spazio in una costellazione di schermi – televisori, computer, tablet, smartphone – gli stessi dispositivi attraverso cui le nuove generazioni ricevono e interiorizzano continuamente immagini e modelli culturali.
Avvolto in una luce verde acqua, l’ambiente si fa specchio collettivo e la visione diventa esperienza sensoriale e politica.
“Sotto i nostri occhi” sarà visitabile fino al 6 dicembre, data in cui alle ore 19 è previsto un incontro di chiusura con Claudia Attimonelli, sociosemiologa dell’Archivio di Genere “Carla Lonzi” dell’Università di Bari.
Nel corso dell’esposizione, il progetto prevede anche tre giornate di incontro con tutte le classi dell’I.C. “Marconi-Oliva”: il 24 novembre al plesso Oliva, il 26 novembre al plesso Guarella e il 3 dicembre nei plessi Marconi e Indiveri.
Il progetto, che rientra nella più ampia programmazione ESSERI URBANI Officina Creativa Permanente, è realizzato in partnership con l’I.C. “Marconi-Oliva” di Locorotondo, il Centro Antiviolenza “Andromeda” e l’Archivio di Genere “Carla Lonzi” dell’Università di Bari, con il contributo della BCC di Locorotondo e della Orizzonti Futuri Onlus. È finanziato nell’ambito dell’Avviso FUTURA – La Puglia per la parità, 3ª edizione del Consiglio Regionale della Puglia.