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Tari: domiciliata a Roma, riduzione del 30 per cento a Martina Franca dove è residente. Il padre non ci sta Chiede che per la figlia sia azzerata la quota variabile

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La giovane donna è residente a Martina Franca con i genitori. Lavora a Roma dove è domiciliata, con regolare domicilio e, fra l’altro, regolare pagamento della tassa rifiuti.

Solo che la tassa rifiuti le viene fatta pagare anche a Martina Franca. Può fruire dell’abbattimento del 30 per cento di quota variabile Tari ma al padre della giovane donna non va giù: chiede che la quota variabile relativa alla figlia sia zero, per un semplice criterio. Si trova altrove, paga già altrove, nel Comune in cui risulta residente non ha prodotto un grammo di rifiuti.

Si dirà: faccia direttamente la residenza a Roma. Ma queste sono questioni che una famiglia avrà pure il diritto di valutare liberamente. Per ora, e non per norma locale ma per la legge nazionale, deve pagare anche dove non ha prodotto rifiuti. Il caso di Martina Franca naturalmente può essere applicato a qualsiasi altra zona d’Italia. C’è da rivedere qualcosa, forse, in questa tassazione.

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