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“Gestione dell’acqua nel Mediterraneo allargato”: confronto alla Fiera del Levante Asset Puglia

Water for Mediterranean (1)

Di seguito un comunicato diffuso da Asset Puglia:

Nei prossimi trent’anni i Paesi del Mediterraneo allargato dovranno confrontarsi con una prospettiva comune: più domanda di acqua e meno risorse idriche a disposizione a causa del cambiamento climatico. Siccità alternate a eventi estremi che mandano in tilt sistemi progettati per un altro contesto. Un impoverimento idrico da affrontare con maggiore cooperazione su temi come i consumi, l’efficientamento, l’interconnessione, il riuso e le fonti alternative.
Se ne è parlato in un incontro svoltosi nella sala Congressi della Fiera del Levante dal titolo “Quali sfide e opportunità per la gestione dell’acqua nel Mediterraneo allargato” organizzato nell’ambito del “Med Water Lab”, da Asset -Regione Puglia, Ciheam Bari, Aqp, THEA (The European House – Ambrosetti),  e moderato dal giornalista Giulio Gambino, direttore “The Post Internazionale”.
Water for Mediterranean (6)Durante l’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, esperti e dirigenti provenienti dall’area del Mediterraneo, ci si è confrontati sui risultati di una approfondita ricerca, “Water for the Mediterranean: quale Agenda per i prossimi anni”, che focalizza criticità, ma soprattutto best practice da mettere a sistema a beneficio di tutti. In particolare di Paesi come l’Italia la cui economia è fortemente condizionata dalla disponibilità idrica: il nostro Paese è primo nell’area per valore aggiunto attivato dalla filiera dell’acqua.
“La giornata di oggi – ha dichiarato il direttore generale Asset Regione Puglia Elio Sannicandro – è il momento più importante di questa settimana in Fiera dedicata all’acqua. Abbiamo invitato anche molte istituzioni dei paesi balcanici, del Nord Africa e anche l’Arab Water Council, per allargare il campo al Mediterraneo allargato. Siamo tutti accomunati dal problema idrico che è delicatissimo è che nei prossimi anni ci vedrà tutti impegnati. La volontà della Regione Puglia di aggregare sia le istituzioni del territorio, ma anche parlare di questo tema su un palcoscenico più ampio è fondamentale, ed è stato molto apprezzato, perché in questa maniera possiamo scambiarci informazioni, ma anche nuove metodologie tecniche per garantire l’accesso all’acqua. Tutti insieme faremo pressione, come già facciamo con le altre regioni europee, sulla Commissione Europea per implementare i finanziamenti dedicati alla ricerca di nuove tecnologie per garantire l’accesso all’acqua a tutti i popoli, non soltanto dell’area mediterranea. Questo è un tema globale”.
Per Francesca Portincasa, direttore generale AQP, “le sfide sono tante, ma le opportunità ancora di più, perché a una crisi si risponde aprendo nuove strade. Bisogna partire dal principio che l’acqua unisce e crea legami. All’acqua sono affidate le speranze di un futuro di solidarietà per quello che sta accadendo nel Mediterraneo proprio in questi giorni. Viviamo in un’area da 1,3 miliardi di abitanti e 12,5 trilioni di dollari di Pil, che si estende dall’Atlantico al Golfo Persico e include 45 Paesi (di cui 22 con affaccio diretto sul mar Mediterraneo) e zone collegate, tutte densamente popolate e ricche di biodiversità, ma oggi accomunate dagli impatti del cambiamento climatico. Una filiera cruciale e tuttavia ancora troppo poco centrale nell’agenda politica.
In questo scenario –  ha concluso Portincasa – la Puglia rappresenta un hub strategico, per la posizione geografica e come modello per la gestione dell’acqua in situazioni estreme: mancanza di fonti primarie e scarse precipitazioni. Queste sfide sono state storicamente affrontate con un’infrastruttura unica, eccezionalmente complessa e interconnessa, e proseguono oggi con un imponente piano di investimenti mirati alla tutela dell’acqua, all’economia circolare, alla transizione energetica e alla digitalizzazione”.
“È stato molto utile e costruttivo ascoltare le esperienze, gli studi e le visioni per il futuro, grazie ad una platea internazionale così ampia. Dal punto di vista dell’organizzazione che rappresento – ha affermato Davide Strangis, Acting Secretary General della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime – sono state identificate le grandi sfide per la gestione dell’acqua nel Mediterraneo tra cui la lotta alla desertificazione, l’impatto dei cambiamenti climatici e tutte quelle sfide legate alla salinizzazione estrema delle falde costiere, l’utilizzo di energie rinnovabili per l’irrigazione piuttosto che i modelli di gestione misti e pubblici per risorse idriche. Le sfide sono tante, le soluzioni anche. Quelle che ci porteranno le nuove strategie sulla resilienza per l’acqua della Commissione Europea, con il nuovo quadro finanziario pluriennale dell’Unione Europea”.

Presenti, tra gli altri, Krsto Rađenović, segretario di Stato all’Agricoltura, Foreste e gestione idrica Management del Montenegro, e Lamia Lehtihit, direttrice generale dell’Agenzia Generale per la gestione integrata delle risorse, Ministero dell’Idraulica, Governo dell’Algeria.


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