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Violante e Bruno non ce l’hanno fatta neanche oggi Dodicesima fumata nera in parlamento per l'elezione di due giudici costituzionali. Neanche il monito di Napolitano ha sbloccato la situazione

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violante brunoIl duo pugliese fa un buco nell’acqua. Ancora. L’alleanza Pd-Forza Italia non porta (e sono dodici) all’elezione dei due giudici costituzionali. Oggi in parlamento hanno votato in 856 e a quota 570 (quorum dei tre quinti dell’assemblea, necessario per l’elezione) non sono arrivati né Luciano Violante né Donato Bruno.

E dire che all’ora di pranzo era uscita la nota di Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, che parlava di inquietanti interrogativi, inevitabili con tutte queste battute a vuoto consecutive per adempiere a un obbligo costituzionale. Un monito molto grave che ha perfino indotto Renzi e Berlusconi ad incontrarsi oggi pomeriggio, era già programmato da settimane un incontro ma si è reso necessario, appunto, oggi. Renzi-Berlusconi, per dire ancora una volta che si va avanti con Luciano Violante e Donato Bruno. Si è tolto di mezzo pure uno che poteva essere visto come un ostacolo, il candidato al Consiglio superiore della magistratura Luigi Vitali (altro pugliese, di Francavilla Fontana) e insomma un terreno si è cercato di spianarlo. Ma niente da fare. Fumata nera. La dodicesima.


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