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Puglia, ultima occasione per uscire dalla categoria dei sottosviluppati Rosa D'Amato, la tarantina eurodeputata M5S, parla dei piani operativi per il 2014-2020

rosa damato

Di seguito un comunicato diffuso da Rosa D’Amato, deputata al parlamento europeo, portavoce M5S:

Il 22 luglio la Commissione europea ha stabilito la scadenza di medio termine per la presentazione
dei PO (Piani Operativi) da parte delle regioni dando seguito agli AP (Accordi di Partenariato) già
presentati a livello ministeriale. Il nuovo PO sarà relativo ai fondi europei per il ciclo 2014-2020.
La Puglia si trova di fronte alla sua ultima opportunità per uscire dalla serie C dei territori europei
cioè quelli sotto sviluppati. Sulla base delle analisi e dei fabbisogni indicati, dovranno essere
esplicitati gli obiettivi, i risultati attesi, le azioni, i tempi di realizzazione e gli strumenti di verifica.
Solo per citare alcuni degli obiettivi previsti da Europa 2020, citiamo la riduzione della
disoccupazione, specialmente quella giovanile, lo sviluppo dell’innovazione e della ricerca, la
riduzione degli inquinanti e l’aumento della produzione energetica da fonti rinnovabili. Cosi come ci
aspettiamo un miglioramento delle rete infrastrutturale che ci dia la possibilità di agganciarci
all’Europa e far diventare la Puglia la vera porta verso il Mediterraneo.
Altre regioni del Sud ci hanno preceduto, la Basilicata ha reso pubblico il documento in data 11
giugno scorso ed in quella stessa data lo ha integrato con le ultime osservazioni delle parti
economiche e sociali.
Siamo a pochi giorni dalla scadenza e avremmo voluto già leggere il documento della nostra
regione per trovarvi in esso i punti di forza sui quali fondare il nostro cammino per i prossimi anni.
La Puglia deve cogliere questa occasione e lasciarsi alle spalle il lento declino nel quale stiamo
sprofondando, perché al di la di tutti i proclami e le belle parole i dati presentati dall’Euro IDEES
sono impietosi, in Puglia su 44 SLL (Sistemi Lavorativi Locali) nell’ultimo periodo quelli vitali si
riducono da 11 a 3 e quelli in via di sviluppo da 10 a 1, gli altri, quelli non vitali o in declino,
ovviamente, sono aumentati.
Tutti dobbiamo augurarci di sfruttare questa occasione per affermare che il Sud e la Puglia sono
territori con un altissimo potenziale, dove il turismo, l’agricoltura, l’artigianato, la pesca e
l’enogastronomia (solo per citarne alcuni), possono e devono diventare i traini per avanzare nel
futuro a testa alta.




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