Di Francesco Santoro:
Un trapianto di rene su un paziente sveglio. L’intervento è stato eseguito per la prima volta al Policlinico di Bari. L’anestesia spinale neuroassiale è stata effettuata da Miriam Varvara e Claudia Piacente, due anestesiste dell’equipe del professor Michele Battaglia rientrate in Puglia dopo la specializzazione. L’operazione è perfettamente riuscita. «I vantaggi di questa tecnica sono notevoli– spiegano le giovani dottoresse–. Il paziente ha una ripresa più agevole, non venendo intubato respira meglio, sono esclusi gli effetti collaterali di anestetici oppioidi come nausea, vomito e paralisi intestinale. Può riprendere subito a mangiare e bere autonomamente. E si riduce, così, anche la degenza post operatoria in reparto».
Soddisfatto il professor Battaglia: «Non ci siamo mai fermati –commenta– abbiamo eseguito nei mesi dell’emergenza Covid una decina di trapianti e adesso sperimentiamo nuove tecniche con un team di giovani anestesiste dedicate alla
trapiantologia. Voglio fare un appello– aggiunge- perché la donazione di organi post mortem è importante, può contribuire a salvare e migliorare molte vite. È una scelta
che dobbiamo con forza continuare a sensibilizzare e rendere consapevole».