Alcune canzoni rimarranno immortali. Fra queste, una che genericamente viene intitolata “Volare” ma che in realtà è “Nel blu dipinto di blu”. Portata al successo planetario, fin da quel festival di Sanremo del 1958, dal pugliese Domenico Modugno che come l’esordiente Johnny Dorelli la interpretò all’ottava edizione del festival condotta da Gianni Agus con Fulvia Colombo.
Scritta da Modugno e da un paroliere mantovano che per un bel po’ di anni non se l’era neanche passata benissimo: Franco Migliacci. Era amico inseparabile di Modugno sin dai tempi del provino al quale parteciparono entrambi, per il film “Carica eroica”. Domenico Modugno era andato ben più avanti, nel tempo, ma era sempre un amico generoso per Migliacci che scriveva ma anche disegnava, scene tratte dalle canzoni di Modugno. Questi chiedeva però a Franco Migliacci un’idea nuova per qualcosa da cantare. Nacque il testo di “Un blu dipinto nel blu”. Avrebbe dovuto misurarsi a Sanremo con i mostri sacri ed i loro brani. Sbaragliò tutti. In questi decenni “Nel blu dipinto di blu” è stata cantata in tutto il mondo. Da tutti, verrebbe da dire. Dall’appassionato più sconosciuto e stonato a Ray Charles, Luciano Pavarotti, Louis Armstrong, Andrea Bocelli fra gli altri.
Non solo quella canzone ma anche,, fra le altre, “Tintarella di luna” e “Una rotonda sul mare” ed ancora “Fatti mandare dalla mamma”, anche piuttosto autobiografiche, sono del paroliere.
Oggi Franco Migliacci è morto. Il 28 ottobre avrebbe compiuto 93 anni.
(foto: fonte la rete)
