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Bentivogli oggi a Taranto e Martina Franca Il leader del sindacato Fim Cisl presenta il suo libro

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Di seguito un comunicato diffuso da Fim-Cisl:

Mercoledì 15 maggio il segretario generale dei metalmeccanici Cisl, Marco Bentivogli sarà a Taranto e a Martina Franca.
In mattinata, alle 11,30, Bentivogli incontrerà a Taranto gli studenti dell’istituto tecnico Augusto Righi; alle 18,00, poi, sarà alla Cittadella delle Imprese (viale Virgilio, 152).
Motivo del doppio appuntamento tarantino, la presentazione dell’ultimo suo libro dal titolo: Contrordine Compagni, Manuale di resistenza alla tecnofobia per la riscossa del lavoro e dell’Italia – edito da Rizzoli. Il libro, che ad un mese dall’uscita è già alla terza ristampa – ha aperto nel Paese un dibattito intorno a quella che l’autore chiama la tecnofobia, ovvero la paura del nostro paese per la tecnologia e l’innovazione.
Ne discuteranno con l’autore, alle 18,00 nella sala “Monfredi” della Cittadella delle Imprese, il giornalista Domenico Palmiotti, il segretario del Partito Democratico di Taranto Gianpiero Mancarelli e il presidente di PeaceLink Alessandro Marescotti.
Alle 19,30 Bentivogli si sposterà a Martina Franca, ospite dell’associazione Allegroitalia (via Ignazio Ciaia, 10), per partecipare all’incontro “Verso l’alto – Up Ward. Pensieri,persone, progetti”. Dialogheranno con l’autore, il giornalista Mimmo Mazza, il presidente sezione servizi innovativi e di supporto alle imprese Confindustria Taranto e breanch manager Adecco Italia Spa Cosimo Carrieri e la knowledge transfer manager Università degli studi di Bari Annalisa Turi.
La tecnofobia – dichiara Marco Bentivogli – è la versione moderna del luddismo, una malattia antica dalla quale non siamo mai usciti veramente. Ma è molto più insidiosa, più profonda, scatena costantemente una reazione antagonista all’innovazione, coalizza trasversalmente l’Italia pigra e furba. Il libro vuole essere una guida sulle ultime tecnologie per capire strumenti complessi, dall’intelligenza artificiale a industria 4.0, dalla blockchain all’Iot ma è soprattutto un manuale di riscossa culturale e “industrialista”.

Uno strumento di riflessione per liberare dai pregiudizi, stupidaggini e falsità che inquinano la nostra visione del mondo e del futuro. Dobbiamo anticipare – sottolinea – il cambiamento che il digitale sta portando al lavoro alla società, lavorare insieme per creare le condizioni infrastrutturali e culturali per far si che nessuno rimanga fuori e che tutti possano godere dei benefici che la tecnologia porterà.

In Italia c’è ancora un dualismo sempre più forte tra aziende e territori che fanno innovazione e quelle che restano indietro. Le realtà innovative investono, ri-organizzano, formano i lavoratori, sono più competitive, esportano di più, hanno risultati migliori. Le altre che, per vari motivi, ma spesso legati ai vertici, non seguono i cambiamenti in atto, sono meno efficienti, più disorganizzate, perdono clienti, posti di lavoro e servizi. Spesso sono aziende e territori più brutti, anche da un punto di vista estetico. Un’arretratezza visibile anche nelle cose e nel loro contesto, oltre che nei risultati.
Tutti temi che verranno discussi con l’autore nelle due tappe ioniche di presentazione del libro.

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