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Che fare in casa In questo periodo

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Di Anna Lodeserto:

#iorestoacasa , forse l’hashtag più utilizzato in questi giorni in cui il coronavirus è piombato su di noi come un fulmine a ciel sereno.

Il decreto ministeriale ha obbligato i cittadini ( escluse alcune categorie di lavoratori) a restare in casa e a non uscire se non per motivi importanti.
Come abituarsi allo stare in casa, alla vita casalinga tanto agognata durante le lunghe e pesanti giornate lavorative? Cosa fare durante questo periodo che ha l’apparenza di ferie dal retrogusto amaro?
Si potrebbe leggere. Ottimo modo da sempre per occupare piacevolmente il tempo rifugiandosi in mondi e tempi ( a volte) ben lontani dalla quotidianità.
La musica , si dice, sia la panacea per tutti i mali. Per questo motivo, sintonizzarsi su un canale musicale potrebbe essere un’altra soluzione. L’ascolto di canzoni potrebbe fungere da sottofondo mentre si è impegnati in altre attività.
Le donne non è difficile immaginare che abbiano approfittato di questo periodo ,e delle giornate soleggiate, per dedicarsi alle pulizie domestiche con cura certosina. Dai lavori domestici, naturalmente, non sono esclusi gli uomini. Anzi, la collaborazione familiare è sempre ben accetta.
Il Governo ci ha obbligati a stare in famiglia, passare del tempo con i rispettivi consorti ed i propri figli. Già, i bambini. Molto spesso , soprattutto quando si lavora, potrebbe verificarsi la situazione in cui non si ha abbastanza tempo per quegli esseri umani piccoli, pieni di domande e di voglia di fare e di vivere. 24 ore al giorno sono un ottimo modo per recuperare il poco tempo dedicato loro fino a qualche giorno fa. Stare in casa può offrire la possibilità di parlare, confrontarsi e conoscersi anche tra membri dello stesso nucleo familiare.
La TV. Sono stati modificati alcuni palinsesti, in seguito all’emergenza, al fine di accontentare i gusti dei vari telespettatori.
La pandemia ha offerto la possibilità di approcciarsi alla tecnologia con occhi nuovi. La connessione Internet, i social network sono utilizzati per tenersi in contatto con tutti coloro i quali non possiamo incontrare. La tecnologia è tornata ad essere un mezzo di inclusione e non di esclusione, ad esempio essere insieme al bar e parlare tramite hashtag, come lo è stata fino a poco fa.
Gli addetti ai lavori della cultura , alcuni teatri, cantanti e musicisti hanno organizzato sui social degli incontri virtuali per creare aggregazione, trattare temi importanti senza correre il rischio del contagio.
Alcuni musei hanno organizzato dei tour virtuali all’interno delle loro stanze. Si può anche viaggiare ed avvicinarsi alla cultura stando comodamente seduti sul proprio divano.
E che dire dell’ambiente? Questo blocco imposto ha notevolmente ridotto il tasso di inquinamento.
Per quanto la pandemia sia un’emergenza, ha i suoi lati positivi. Un Decreto ci ha costretti a riscoprire la bellezza e l’importanza delle emozioni semplici, dei valori che sembravano dimenticati. L’importanza della famiglia, dello stare insieme e dell’abbracciarsi. Al momento non possiamo superare la distanza minima di un metro l’un dall’altro ma , probabilmente, quando torneremo a farlo l’abbraccio e la libertà di trascorrere del tempo insieme avranno un valore ed un’ importanza diversa.
Forse , solo allora, i social saranno utilizzati per organizzare un aperitivo e , non appena giunti al bar, il cellulare troverà posto in tasca per lasciar spazio alla conversazione ed all’abbraccio.
Può capitare che si diano per scontate alcune situazioni, quasi sottovalutandole. Quando il Governo ci dirà ” è andato tutto bene” le nostre vite potranno ritornare ad essere quelle di sempre e le vivremo , si spera, con maggiore consapevolezza.
Ma lo stare in casa non ha solo aspetti positivi. Un altro male del nostro tempo è la violenza sulle donne, consumata molto spesso nelle mura domestiche. Quelle stesse mura che dovrebbero proteggerci , in alcuni casi, diventano sbarre di una prigione violenta. Ad oggi non esiste alcun vaccino contro la violenza sulle donne, o sui bambini. La scienza, sicuramente, troverà il vaccino per combattere il Coronavirus ma soltanto il buonsenso dell’uomo potrà porre fine alla violenza domestica.




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