Il 15 febbraio 2012 due pescatori vennero uccisi in mare. al largo delle coste indiane. Vennero arrestati due fucilieri della marina italiana, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, dopo che la nave venne condotta in porto. La nave era civile, la Enrica Lexie, e lì Girone e Latorre svolgevano il servizio antipirateria, secondo la legge italiana. Si sono sempre professati innocenti ma da due anni esatti sono trattenuti in India, salvo un periodo per le vacanze natalizie fra il 2012 e il 2013. Non c’è un’accusa ufficiale ancora, martedì si pronuncerà l’alta corte indiana. In realtà sono 26 rinvii, quelli che finora hanno caratterizzato la vicenda giudiziaria che è anche un complicatissimo caso politico internazionale. La prospettiva di applicazione di una norma antiterrorismo (che aveva anche fatto rischiare l’ipotesi di pena di morte) è ritenuta inaccettabile non solo dai due marò ma anche dall’Italia, perché si tratta di due militari che erano in servizio, dunque di mezzo c’è il nostro Paese. Con l’Italia si è schierato un sempre più vasto fronte internazionale, anche se il segretario generale dell’Onu se ne è sostanzialmente lavato le mani.
Peraltro, parlando all’Onu, la rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Ashton, ha detto nelle ultime ore che l’Ue è preoccupata per l’evoluzione della vicenda.
