Di Francesco Santoro:
Secondo posto per la Puglia nella classifica relativa alle intimidazioni subite dagli amministratori pubblici in Italia. I numeri ben illustrano la drammaticità della situazione: 71 casi nel 2019 e 41 nei primi sei mesi del 2020 (la provincia più colpita dal fenomeno, dal 2015 al 2019, è Lecce). Il delicato argomento è stato affrontato dalla commissione d’inchiesta sulla criminalità del Consiglio regionale. Secondo le stime, l’87 per cento delle minacce sono dirette e il 13 per cento indirette, cioè sono state rivolte ai parenti dei rappresentanti istituzionali, senza dimenticare gli atti di vandalismo e danneggiamento delle strutture. La Puglia, inoltre, si colloca al quarto posto nell’avvilente graduatoria nazionale dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose (sono 7 i governi locali dichiarati decaduti). Un capitolo a parte meritano le intimidazioni che nulla hanno a che fare con il crimine organizzato e non. Nella maggioranza dei casi (il 34 per cento) si tratta di reazioni contro atti amministrativi e poi ci sono le minacce fatte per promesse che non sarebbero state mantenute (18 per cento).