Naturalmente, l’essenza dell’anagrafe patrimoniale è nella dichiarazione dei beni, più che nel sapere se uno sia sposato oppure no. L’essenza è avere scoperto che Berlusconi passa da 35 milioni circa a meno di 5 milioni di euro di reddito personale, o che il tesoriere del Pd, Bonifazi, ha 105070 azioni del Monte dei Paschi di Siena. O che Alfano e la Madia hanno la Panda e che il ministro più ricco è Lupi, la più “povera” la Boschi. L’essenza è anche scoprire che non tutti hanno dato l’ok alla pubblicazione tout court di quelle dichiarazioni. Poi ci sono anche le vicende marginali e, se sono ai limiti del ridicolo, si raccontano anche quelle.
Dunque: nella casistica delle cose che si vogliono cambiare in tema di diritti civili, forse entrerà pure questa novità. Forse. Oppure è una grottesca distrazione di un deputato M5S che, dopo il suo collega impegnato in un discorso che preannunciava breve e “circonciso”, ha voluto dire, anzi fare, la sua. Gaffe,
Dunque: stato civile, celibe, nubile, divorziato, vedovo. Celibe se sei uomo, nubile se sei donna. Ma Riccardo Nuti, alla prima pagina della sua dichiarazione patrimoniale (sono pubblicate online da oggi, come abbiamo riportato in una precedente notizia) ha scritto, lui uomo, di essere nubile. Ora è anche agli atti parlamentari. Questo sì che ha le idee chiare.
