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Martina Franca: i criminali che deturpano l’ambiente. Serve una ribellione civile A dieci metri dalla Madonna dell'Arco e proprio sotto il cartello di divieto, discarica di amianto. In piena valle d'Itria

martina franca madonna dellarco

amiano martina francaCon gentaglia del genere, la comunità non va da nessuna parte. I programmi di sviluppo, i dibattiti, i convegni, le campagne di sensibilizzazione, sono nulla senza un cambiamento nella testa delle persone. Ad esempio, di quelle che, in modo criminale e stupido, hanno buttato amianto in piena valle d’Itria, territorio di Martina Franca, non lontano della strada per Cisternino. Quella valle d’Itria che è meta di tutirsi da tutto il mondo, deve essere sporcata ancora in questo modo.

martina franca madonna dell'arcoa foto è emblematica: nel giro di dieci metri, l’edicola votiva della Maronna dell’Arco che è una delle testimonianze religiose più caratteristiche nel territorio; due cartelli segnaletici di attività legate al turismo; poi quello sconcio dell’amianto (insieme a rifiuti inerti, servizi igienici e altro) buttato sul ciglio stradale. Ci sono i chiarissimi cartelli di divieto ma niente,questa gentaglia ha deciso che l’amianto si butta lì. Non c’è bisogno di una azione di contrasto dell’amministrazione pubblica, c’è bisogno di una ribellione civile contro questi abusi compiuti da gente irrispettosa degli altri e del contesto in cui vive. Basta. E chi può, chi vede, chi sa, denunci questi criminali.

(cliccare sulle foto per ingrandirle)

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