Aveva iniziato, oltre settanta anni fa, come radiocronista. Quindi fu conduttore del telegiornale. Canale unico della Rai, in bianco e nero.
Successivamente, dopo l’allunaggio del luglio 1969, decise che avrebbe fatto divulgazione scientifica. Agli inizi degli anni Ottanta la creazione di Quark che, in questi quaranta anni, ha avvicinato gli spettatori, milioni di spettatori, alla scienza, alla ricerca, alla scoperta, all’ambiente da tutelare.
Piero Angela, torinese, è morto a 93 anni. La foto è tratta da un tweet del figlio Alberto, suo erede anche come divulgatore. “Buon viaggio, papà” il suo saluto a Piero Angela, il più grande divulgatore italiano e fra i più importanti al mondo.
Scompare un grande italiano al quale la Repubblica è riconoscente, è parte del messaggio del presidente Sergio Mattarella.
Nel profilo facebook di Superquark alle 11,57 è apparso questo messaggio:
Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.
Un grande abbraccio
Piero Angela