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Puglia: consorzi di bonifica, chi ha fatto il buco da trecento milioni di euro? La legge regionale prevede una commissione di indagine. Mai insediata

sede giunta regione puglia

Di Nino Sangerardi:

Correva l’anno 2011, 21 giugno, quando il Consiglio regionale della Puglia approvò la Legge n.12 : ”Norme straordinarie per i Consorzi di Bonifica”.
L’articolo n.9 stabilisce la creazione della Commissione d’indagine sulla gestione dei Consorzi, formata da nove consiglieri regionali “… in modo tale da rispettare, per quanto possibile, la proporzione dei gruppi consiliari”.
Passati tre anni, l’inchiesta è stata ultimata? Sembra di no, visto che la Commissione risulterebbe non insediata.
Eppure dovrebbe essere prioritario avere contezza soprattutto dell’indebitamento dei sei Consorzi. Un rendiconto definitivo e certificato della debitoria non esiste. A ridosso del Palazzo di Lungomare Nazario Sauro (Bari),sede della Giunta regionale, i lampioni spenti bisbigliano che il passivo oscillerebbe da 270 a 300 e più milioni di euro.
La Regione ultimamente ha coperto il disavanzo in questo modo: 140 milioni a titolo di anticipazione e 160 milioni in contributi a fondo perduto dall’anno 2005 al 2011.
Dal 26 maggio 1998 a tutt’oggi i Consorzi vengono tenuti in vita da Commissari nominati dalla Giunta regionale.
L’ultimo Commissario unico in attività tramite proroghe, Giuseppe Stanco di Avellino, classe 1937, ex Magistrato della Corte dei Conti Puglia, è stato designato il 4 luglio 2011. Il Dr. Stanco ha come supporto un Comitato tecnico composto a tre direttori regionali di area, organizzazione, politiche sviluppo rurale e sicurezza ambientale.
Non manca la Consulta che assiste il Commissario ed esprime parere consultivo sul Piano di classifica e Bilancio preventivo: 10 membri,di cui 4 scelti dalle organizzazioni agricole, uno ciascuno da Associazione nazionale Bonifiche, Associazione nazionale Comuni, Unione Province italiane, Associazione consumatori, organismi sindacali.
Come è possibile che in 13 anni vengono puntualmente ripianati i debiti, e comunque i problemi economici dei Consorzi non si azzerano?


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