Quella sala giochi si trova a due portoni da un centro di recupero dei minori a rischio. Dieci metri di distanza. Singolare, per lo meno.
Ma fin quando nessuno fa niente rimane singolare e basta
Quella sala giochi si trova al piano terra di un palazzo in cui, al secondo piano, abita una cinquantenne. Si è rivolta, nel corso dei mesi, al Comune di Martina Franca. Nulla. Si è rivolta all’avvocato. Brunella Calianno, la legale, ha istruito la pratica. Ora c’è stato un esposto nei confronti dell’amministratore di condominio. Ora c’è pure un certificato medico: secondo il dottore la signora soffre di stress cronico a causa dei “rumori e schiamazzi fino a tarda notte” che arrivano, secondo la certificazione medica, da quella attività. Cioè la donna si è ammalata. Un’abbassata ai volumi, delle macchine e degli avventori, no?