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Sabrina Misseri: “non l’ho uccisa” e scoppia a piangere in aula Taranto, processo di appello per l'assassinio di Sarah Scazzi. Dichiarazioni spontanee della cugina; la zia non è in aula. Oggi requisitoria della procura generale

sarah scazzi

Prima della requisitoria proncunciata dal sosituto procuratore generale di corte d’appello, Sabrina Misseri ha reso dichiarazioni spontanee. Ha detto di stare male per il fatto che si pensi essere lei ad avere ucciso, il 26 agosto 2010, la cugina Sarah Scazzi, ad Avetrana. “So io quanto sono addolorata”. E giù un pianto a dirotto. Dopodiché Sabrina Msseri ha interrotto la sua esposizione, non se la sentiva più di andare avanti. Non è presente in aula di corte d’appello a Taranto, oggi, Cosima Serrano, mamma di Sabrina e, come lei, condannata all’ergastolo in primo grado, per la morte di Sarah Scazzi. Dopo l’ordierna requisitoria, in calendario altre tre udienze fino al 24 giugno, giorno in cui potrebbe avere luogo la camera di consiglio per la sentenza di appello.

(foto home page: Sarah Scazzi, fonte la rete)




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