Scrive Giampiero Barulli, sindaco di Mottola:
È il 1943.
C’è la guerra e tutti i ragazzi sono al fronte a combattere.
Tra di loro c’è Pasquale, soldato mottolese.
È in un campo di prigionia nei pressi di Berlino e scrive una lettera a sua moglie Maria, rassicurandola sulle sue condizioni di salute.

Passano 80 anni e incredibilmente qualche giorno fa quella lettera arriva in Comune.
Spedita da un signore di Firenze e subito consegnata alla figlia di Pasquale, che legge con grande commozione le dolci parole del padre.
Altri tempi, altre vite.
Ma un filo, quello del destino, che lega e riannoda tutto, persone, storie e ricordi.






