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Puglia, Pnrr: comitato di indirizzo e coordinamento Provvedimento della giunta regionale

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Di Nino Sangerardi:

La Giunta regionale ha ratificato l’istituzione del Comitato di indirizzo e coordinamento per gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Puglia (PNRR).

Struttura burocratica formata da sette membri designati da presidente e assessori regionali di cui tre interni alla Regione Puglia e quattro esterni.

Con quali finalità ? Ecco : elaborazione di linee guida per la programmazione e messa in opera dei progetti ( con riferimento ai rapporti con i diversi organismi pubblici e privati presenti a livello territoriale), promozione del coordinamento tra i referenti interistituzionali coinvolti nel Piano, supporto alla ricognizione periodica sullo stato di attuazione delle opere ( anche con formulazione di indirizzi relativi all’attività di monitoraggio e controllo ), promozione della cooperazione con il partenariato istituzionale economico e sociale.

Ai membri interni della Regione per la partecipazione ai lavori non spettano compensi, gettoni di presenza indennità o emolumenti comunque denominati mentre ai membri esterni alla Regione vengono riconosciuti corrispettivi da definire con successivi provvedimenti.

Il PNRR “Italia Domani” si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo : digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.

Si tratta di un intervento che intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemia (Covid 19), contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, ridurre in modo sostanziale i divari territoriali e generazionali.

Destinati 82 miliardi di euro al Sud Italia su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio( per una quota dunque del 40%) e prevede un investimento significativo su giovani e donne.

 

Le missioni da realizzare sono  queste  :

 

1) digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura  :  stanziati 49 miliardi di euro con

l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del

sistema  produttivo e investire in due settori chiave per l’Italia : turismo e cultura

 

2) rivoluzione verde e transizione ecologica : 68,6 miliardi di euro con gli obiettivi principali di

migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare la transizione

ambientale  equa e solidale

 

3) infrastrutture per una mobilità sostenibile : 31,5 miliardi di euro con obiettivo primario lo

sviluppo di un’infrastruttura di trasporto moderna e estesa a tutte le aree italiane

 

4) istruzione e ricerca : 31,9 miliardi di euro per rafforzare il sistema educativo, le competenze

digitali e tecnico- scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico

 

5) inclusione e coesione : 22,6 miliardi di euro per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro,

anche attraverso la formazione, sostenere le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione

sociale

 

6 ) salute : 18,5 miliardi di euro da investire sulla prevenzione e servizi sanitari, modernizzare e

digitalizzare il sistema sanitario , garantire equità di accesso alle cure.


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