Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
Il batterio killer assedia Bari con la Xylella ritrovata in un oleandro a Modugno, mentre sono risultati negativi gli 804 campionamenti eseguiti nell’agro di Bisceglie. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in merito alla notizia del ritrovamento di una pianta di oleandro affetta da Xylella a Modugno, a 12 chilometri dalla città di Bari, mentre in occasione della riunione in Prefettura della BAT l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha reso noto che sono stati 804 i campionamenti eseguiti a Bisceglie, tutti risultati negativi.
E’ auspicabile che, come avvenuto a Minervino Murge, anche l’oleandro a Modugno si riveli un caso isolato – aggiunge Coldiretti Puglia – dopo che saranno eseguiti campionamenti a tappeto nell’area coinvolta.
Al netto degli spostamenti che l’insetto vettore riesce a fare autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia – è ancora da accertare la distanza percorsa dalla sputacchina, spesso anche di svariati chilometri, che resta attaccatA ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ sia reale. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia – esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.
Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l’albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell’oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.
Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa.
Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.
(foto: repertorio, tratta da Coldiretti Puglia)