Di seguito un comunicato diffuso da Acquedotto pugliese:
Le precipitazioni degli ultimi mesi sulle fonti sono state insufficienti e l’acqua a disposizione è poca: è necessario il contributo di tutti per superare la fase acuta della crisi idrica più dura da inizio millennio. In vista dell’estate, con temperature elevate e fabbisogno in aumento, ogni goccia diventa fondamentale. Da quelle risparmiate da Acquedotto Pugliese (AQP) con la tecnologia messa in campo negli ultimi anni e le riduzioni di pressione su tutta la rete attuate dal 21 ottobre scorso, che è necessario mantenere, a quelle che possono recuperare, con piccoli gesti quotidiani, i 4 milioni di cittadini serviti. Più acqua saremo capaci di risparmiare, tutti, più si allontanerà il rischio di un inasprimento delle restrizioni: è il messaggio al centro della campagna Siamo in riserva, che da oggi AQP rilancerà in tutti i territori serviti.

Le crisi idriche, tuttavia, storicamente hanno uno sviluppo biennale e il secondo anno è il più difficile, poiché le precipitazioni autunnali e invernali non riescono a coprire gli ammanchi precedenti. Ad oggi, infatti, la disponibilità idrica totale degli invasi, da cui AQP copre oltre la metà del fabbisogno, è inferiore del 42% rispetto ai valori medi storici. E la portata media delle sorgenti irpine, che pesano per un terzo sul mix di fonti, è in calo di oltre il 29%. Il livello di severità idrica per il potabile in Puglia rilevato dall’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale resta medio tendente a elevato; alla vigilia dell’estate 2024 era medio. Nella contingenza, dunque, è necessario risparmiare più acqua possibile.
Le crisi idriche sono uno degli effetti della crisi climatica che sta interessando il pianeta e colpendo in particolare il bacino del Mediterraneo. Quella attuale è la quarta che colpisce la Puglia da inizio millennio, nonché la più severa. Acquedotto Pugliese, in coordinamento con Regione Puglia e Autorità Idrica Pugliese (AIP), affronta la sfida del cambiamento da diversi anni con un programma specifico che ha sviluppato modelli previsionali, tecnologie predittive e strategie di gestione basate su tre direttrici: il risanamento e la digitalizzazione delle reti, con interventi in corso per 800 milioni di euro su 1.300 chilometri di condotte; il riuso, con 45 depuratori già pronti a sostenere l’agricoltura con oltre 60 milioni di metri cubi d’acqua affinata; la ricerca di nuove fonti, con le interconnessioni ad altre regioni e la realizzazione di dissalatori, i quali potranno dare più autonomia e resilienza alla Puglia. Maggiori informazioni sulla gestione delle crisi idriche nella sezione dedicata del sito di AQP.






