
Azzollini è fra i coinvolti nel crac delle case della Divina provvidenza, le residenze sociosanitarie (il “Don Uva” di Bisceglie, poi quella di Foggia e quella di Potenza) che hanno fatto un tonfo clamoroso, da cinquecento milioni di euro. Fra i dieci arrestati (alcuni ai domiciliari) ieri all’alba dalla Guardia di finanza, anche due suore. Ci sono altri 25 indagati. Le accuse nei confronti dei presunti responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta sono state anche commentate, dagli inquirenti, come “gestione scandalosa” e in vari altri modi che non ammettono molte interpretazioni, in senso di disprezzo.






