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Lecce: proseguono gli appuntamenti nel parco archeologico di Rudiae Da sabato "Storie dal sottosuolo"

Parco Archeologico di Rudiae Foto Roberto Leone

Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:

Proseguono gli appuntamenti nel Parco Archeologico di Rudiae a Lecce: quello della città prima messapica (VII sec. a.C.) e poi romana (III sec. a.C.), nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.), è uno dei siti archeologici più importanti del Salento, oggi fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce A.R.Va srl – spin-off dell’Università del Salento, anche sulla base di un precedente accordo tra la Soprintendenza e il Comune di Lecce.
 
Da sabato 12 luglio (ore 19:00 | ingresso 8 euro – ridotto 6 euro), l’estate sarà caratterizzata da “Rudiae: storie dal sottosuolo“, otto passeggiate tematiche per scoprire dettagli nascosti della città antica. Ogni weekend sarà dedicato a un percorso speciale per conoscere, grazie agli archeologi Pio Panarelli Dario Corritore, aspetti inediti del Parco Archeologico di Rudiae: dalla struttura dell’anfiteatro ai riti funerari, dai personaggi che hanno fatto la storia del sito ai miti e alle leggende che ancora abitano queste terre, dal rapporto con la vicina Lupiae (l’attuale Lecce) al contesto ambientale e paesaggistico della Valle della Cupa. Un ciclo di appuntamenti pensato per chi ama la storia, la bellezza e le narrazioni che sanno legare passato e presente.

Le visite si svolgeranno ogni sabato e domenica al tramonto, nel momento più suggestivo della giornata: tra la luce calda che accompagna la fine del giorno e le ombre lunghe nell’anfiteatro, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98–117 d.C.), posto al centro dell’insediamento. Il percorso prenderà il via sabato 12 e domenica 13 luglio con “Anfiteatri a confronto: Rudiae e Lupiae“, un itinerario tra i due grandi anfiteatri del Salento romano per approfondire architetture, spettacoli e il ruolo urbano di questi monumenti nell’antichità. Sabato 19 e domenica 20 luglio sarà la volta di “Otacilia Secundilla, imprenditrice rudina“, un racconto tra archeologia e memoria al femminile: la storia affascinante di una donna capace di lasciare un’impronta indelebile su Rudiae. Sabato 26 e domenica 27 luglio si seguiranno “Le orme di Quinto Ennio“, in una passeggiata letteraria tra le vestigia della città che diede i natali al padre della letteratura latina, tra poesia, identità e memoria storica. Sabato 2 e domenica 3 agosto si esplorerà “Tra vita e morte: la tomba ipogea“. Simboli, riti e racconti sepolti nel cuore della città antica accompagneranno i visitatori in un viaggio nell’immaginario funerario di Rudiae. Sabato 9 e domenica 10 agosto, con “Viabilità e paesaggi storici nella Valle della Cupa“, si attraverseranno tratturi, strade romane e percorsi che univano le comunità del Salento antico, tra geografia e storia. Sabato 16 e domenica 17 agosto, con “Storie e nomi degli antichi abitanti“, si andrà alla scoperta dei popoli che hanno abitato il territorio — Japigi, Messapi, Calabri e Sallentini — attraverso l’onomastica, le fonti storiche e le tracce materiali. Sabato 23 e domenica 24 agosto, in occasione della Festa dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato, l’appuntamento sarà con “Santi, poeti e fantasmi: tra storia e leggenda“. Miti, figure storiche e racconti popolari ancora presenti tra le rovine prenderanno vita in un percorso sospeso tra realtà e immaginazione. Infine, sabato 30 e domenica 31 agosto, con “Alla riscoperta di Rudiae“, si renderà omaggio a chi ha contribuito alla conoscenza dell’antica città: da Sigismondo Castromediano a Giovanna Delli Ponti, fino agli archeologi di oggi. Gli scavi, avviati sin dalla seconda metà dell’Ottocento proprio dal Duca Castromediano, sotto la direzione di Luigi De Simone, hanno restituito necropoli, tombe ipogee, tratti di strade basolate, fortificazioni messapiche, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. In caso di maltempo le visite saranno annullate o rinviate. Posti limitati. Info e prenotazioni  3491186667 – 3495907685 – parcoarcheologicorudiae.it.

LA VISITA
Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord. La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell’area, a partire dall’Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell’anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.

ARCHEOLOGIA A RUDIAE
Rudiae fu descritta già nel XVI secolo da Antonio De Ferraris, meglio noto con il nome di Galateo, il quale, nel Liber de Situ Japigiae (1558), denunciò per primo le distruzioni provocate nell’area archeologica dai lavori agricoli. Il luogo rimase a lungo in stato di abbandono e fu oggetto di ritrovamenti sporadici sino alla seconda metà dell’800, allorché, con l’istituzione della ‘Commissione Conservatrice dei Monumenti Storici e di Belle Arti di Terra d’Otranto’, il duca Sigismondo Castromediano promosse alcune campagne di scavo dirette da Luigi De Simone (1869-1875). Le indagini portarono alla luce alcuni ipogei, numerose tombe, ceramiche figurate di produzione attica e italiota ed epigrafi messapiche e romane, che andarono a formare il nucleo principale del Museo Provinciale di Lecce, costituito nel 1868 su volontà del Castromediano. Tra il 1957 e il 1959, la Soprintendenza alle Antichità condusse due campagne di scavo proprio in questo settore. Le indagini condotte sul campo da Giovanna Delli Ponti riportarono alla luce due ipogei ellenistici, tratti di strade basolate ed edifici monumentali di età repubblicana. Nel 1970 la zona compresa entro il limite delle mura messapiche fu sottoposta a vincolo archeologico per favorirne la tutela, senza che ciò comportasse, però, un programma di indagini sistematiche. Alla metà degli anni ’80 venne presentata al Ministero la proposta d’esproprio di Fondo Acchiatura e con la successiva acquisizione venne istituito il parco archeologico di Rudiae. Negli ultimi due decenni, le indagini topografiche realizzate dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento hanno consentito la redazione della carta archeologica del sito. A partire dal 2011 si è effettuato lo scavo dell’anfiteatro di Rudiae, in collaborazione tra Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e Comune di Lecce, in un’area dell’insediamento messapico acquisita di recente dall’Amministrazione comunale, grazie ad un finanziamento PRUSST. Le ricerche hanno messo in luce quasi interamente l’anello perimetrale del monumento, i corridoi radiali (vomitoria) che dividevano la cavea in cunei e parte delle sostruzioni sulle quali poggiavano le file di sedili. Sempre nel 2011, nell’ambito del progetto di valorizzazione promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, sono stati condotti saggi di scavo nel settore nord-occidentale della cinta muraria di Rudiae. Gli scavi hanno interessato un tratto del fossato esterno e della possente fortificazione messapica, foderata sia verso l’interno che verso l’esterno da strutture murarie in opera quadrata con blocchi di calcare, per uno spessore complessivo di ca. 8 m. Lo scavo dell’anfiteatro è ripreso a partire dal novembre 2014 sino al settembre del 2015, con finanziamenti POIn FESR 2007-2013 (Valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea 1), ed ha permesso di riportare in luce la metà sud dell’edificio da spettacolo sino al livello dell’arena. Tra il 2016 e il 2017, il nuovo progetto di recupero e valorizzazione dell’area archeologica di Rudiae, finanziato con fondi FSC 2007/2013, ha consentito di riportare alla luce il settore settentrionale del monumento e di effettuare un primo intervento conservativo delle strutture murarie, oltre al riposizionamento in situ di alcuni blocchi. Le attività sul campo, con il coordinamento scientifico di Francesco D’Andria, dirette dagli architetti Enrico Ampolo e Roberto Bozza, sono state effettuate dalle imprese Nicolì SpA (2014-2015) e De Marco SRL-Lithos SRL (2016-2017), con l’assistenza archeologica della società Archeologia Ricerca e Valorizzazione SRL (A.R.Va), spin-off dell’Università del Salento.
 

Il Parco Archeologico di Rudiae dista da Lecce circa 3 km in direzione sud-ovest. L’ingresso al Parco, dotato di un parcheggio interno nell’area di Fondo Acchiatura, è situato in Via A. Mazzotta (40°19’55.6″ N 18°08’46.3″ E), di fronte all’IISS Presta Columella. Per la visita (della durata di circa un’ora) si consigliano scarpe comode, copricapo/cappellino e acqua.

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@parcoarcheologicorudiae

Per info e prenotazioni
3491186667 – 3495907685
info@parcoarcheologicorudiae.it
parcoarcheologicorudiae.it
(foto: Roberto Leone)

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