Verso mezzogiorno è arrivato. Fra il raggiungere, attraverso un ingresso secondario del palazzo di giustizia, l’aula, sedersi dinanzi alla corte, dire che non avrebbe risposto avvalendosi della facoltà di non rispondere, salutare e andare via sempre dall’ingresso secondario, una ventina di minuti in tutto. Silvio Berlusconi oggi a Bari: toccata e fuga (con la u, come puntualizzerebbe Maurizio Crozza) per non testimoniare sul caso escort, quello che vede imputate sette persone. La storia è quella delle cene con ipotesi di prostituzione, favorita o promossa, nella residenza o nelle residenze di Berlusconi.
L’ex presidente del Consiglio, da testimone, ha potuto non esserlo, in quanto è imputato in un altro processo, dello stesso contesto, coinvolti più o meno gli stessi personaggi nei ruoli di presunte vittime o presunti colpevoli )i vari Tarantini e Lavitola, insomma).
Non c’è stato, a palazzo di giustizia, neanche un incrocio di sguardi con l’accusatrice dell’ex premier: Patrizia Daddario. Però lei ha detto di avergli scritto una lettera: roba del tipo mi baciavi con amore.
Pensa che roba.
(foto: Mauro Scrobogna/LaPresse, fonte la rete)