Di Francesco Santoro:
L’Asl di Lecce “aveva individuato delle anomalie di spesa non giustificabili” sia dal punto di vista epidemiologico” che sotto il profilo “dell’innovazione tecnologica del prodotto protesico”. A tale scopo “erano state fatte delle verifiche che avevano interessato tutti gli ambiti territoriali e le situazioni anomale erano state poste all’attenzione delle autorità giudiziarie competenti per gli approfondimenti ritenuti necessari. Il settore è particolarmente delicato in quanto rivolto a persone con particolari fragilità”. A precisarlo è la stessa Azienda sanitaria locale salentina a proposito della recente vicenda giudiziaria che ha coinvolto un funzionario della sanità pubblica e un dipendente di una impresa leccese.
“La crescita della spesa- prosegue l’Asl- è spesso legata all’immissione di dispositivi tecnologicamente sempre più avanzati e quindi maggiormente costosi ma necessari per il recupero delle disabilità e per il controllo delle patologie croniche che affliggono larghi strati della nostra popolazione. Obiettivo finale è sempre stato quello di dare al cittadino gli opportuni strumenti di cura all’interno però dei vincoli di spesa stabiliti in ambito regionale e nazionale. Nel realizzare questo importante obiettivo è indispensabile la partecipazione dei fornitori di presidi che, una volta accreditati, accompagnano il paziente nell’utilizzo ottimale dei dispositivi e ne assicurano la piena fruibilità sempre al fine di ottenere i migliori benefici nell’ambito di un’etica collaborazione con l’Azienda sanitaria”.
L’Asl salentina afferma che molte “di queste ditte hanno sempre operato nella legalità e nel rispetto delle regole normativamente stabilite” e allo stesso tempo fa presente che “gli episodi di cronaca riscontrati impongono un rafforzamento” del piano di monitoraggio, “che andrà avanti e sarà sempre più puntuale e capillare e offrirà agli organi preposti la massima collaborazione tecnica che solo gli operatori sanitari possono assicurare per rendere sempre più puntuale e trasparente un servizio essenziale per l’utenza”.