Il bambino di 15 mesi, ricoverato per una tonsillite, è ancora in vita solo grazie agli ausili meccnici. I medici già ieri pomeriggio avevano dato per irreversibile il coma. I genitori del piccolo ricoverato al “Vito Fazzi” di Lecce hanno presentato un esposto. Avevano portato il bambino al pronto soccorso ospedaliero, a causa della febbre alta. Era stata somministrata una cura, il bimbo rimandato a casa. Però la situazione è precipitata e i genitori hanno riportato il piccolo in ospedale: quindi il ricovero e il disgraziato evolversi della situazione.
C’è un altro esposto alla magistratura, per una vicenda legata ancora al “Vito Fazzi” ed è relativa al decesso di una donna di 71 anni, a causa delle complicazioni per la rottura del femore. Il decesso avvenne lo scorso anno.
Ma non sono soltanto le due inchieste a porre in una situazione di oggettiva difficoltà il “Vito Fazzi” di Lecce: la vicenda delle 12 ambulanze in coda, per un’ora e mezza e con i malati dentro, causa mancanza di barelle, ora fa registrare lo scambio di accuse fra i responsabili del pronto soccorso e del 118. I primi ritengono che i secondi effettuino trasferimenti al pronto soccorso in misura eccessiva rispetto al necessario, i secondi affermano che i numeri stanno a dimostrare il contrario.
