Di seguito il comunicato:
Nel mare di storie che parlano di famiglie che si spezzano, ce n’è una che riesce a distinguersi per delicatezza, coraggio e originalità: è Il Padre della Sposa, il romanzo d’esordio di Giancarlo Alessandro Stefano Caporale, che sta conquistando lettori e platee in tutta la provincia di Foggia. Caporale sceglie di raccontare un tema complesso e spesso trattato in modo stereotipato, quello della separazione vista dagli occhi dei padri. E lo fa con una sincerità che arriva dritta al cuore.
Il romanzo nasce dal desiderio di rompere un silenzio. Quello che avvolge i padri separati, troppo spesso lasciati ai margini di un racconto che li vuole figure accessorie o emotivamente distanti. Caporale, invece, mostra l’altra faccia della storia: la paura, il disorientamento, la perdita della quotidianità con i figli, ma anche la tenacia e la voglia di restare punti di riferimento, nonostante tutto.
Fin dall’inizio l’autore chiarisce che il suo intento non è fare polemica. Il suo è un invito a guardare la separazione da un’angolazione diversa: non come una battaglia tra ruoli, ma come una frattura che colpisce padri, madri e soprattutto figli. Una frattura che, se non curata, rischia di trasformarsi in distanza emotiva permanente.
A rendere vivo questo messaggio ci sono Lorenzo, Davide e Ludovico, i tre protagonisti del romanzo. Diversi per età, carattere e contesto sociale, finiscono comunque per specchiarsi l’uno nell’altro attraverso un intreccio di vicende personale che rivelano quanto complesso possa essere reinventarsi come padri dopo una separazione. Le loro storie, che si incrociano in modo inatteso, riportano a galla emozioni profonde e ferite mai completamente rimarginate, offrendo al lettore un percorso narrativo ricco di intensità e verità.
Il Padre della Sposa è uno di quei libri capaci di toccare corde profonde. Ci riesce perché non giudica, non semplifica e non si schiera, ma racconta. Racconta uomini che tentano di ricostruirsi senza perdere il rapporto con i propri figli. Racconta fragilità e resistenze, piccoli gesti, nostalgie e ricordi che pesano. Racconta ciò che spesso rimane nascosto.
Nel corso dell’ultima presentazione tenutasi al De Club di Foggia, Caporale ha pronunciato parole che racchiudono perfettamente l’essenza del suo romanzo: “Un padre, quando si separa, deve difendere la propria figura paterna di guida e vicinanza ai figli, ma con il tempo e l’impegno le cose migliorano. La figura paterna con cui è stato cresciuto non esiste più: bisogna trovare una nuova dimensione di amore paterno e di condivisione”.
Un’affermazione potente, che restituisce dignità a un percorso spesso doloroso, ma non privo di speranza.
E forse è proprio questo il segreto del libro: mostrare che, nonostante tutto, l’amore di un padre può trasformarsi, adattarsi e ritrovare spazio anche quando la famiglia cambia forma. Una verità che tanti lettori stanno riconoscendo come propria, motivo per cui ogni presentazione diventa occasione di confronto intenso e autentico.
Dopo le tappe già molto partecipate in diverse città, Caporale porterà Il Padre della Sposa anche a Troia, all’interno di un’iniziativa culturale più ampia, pronta ad accogliere un nuovo pubblico desideroso di ascoltare, condividere, emozionarsi.







