Alle 18, plenum straordinario del Consiglio superiore della magistratura, presieduto da Sergio Mattarella. Bisogna valutare la strage in tribunale, stamani a Milano.
Imputato per bancarotta fraudolenta, Claudio Giardiello ha sparato, ha ammazzato tre persone, ferite altre due. Ha sparato tredici colpi con la 7,65: aveva due caricatori, tutto ciò introdotto in tribunale che, al di là della strage odierna, nella città dell’Expo, rappresenta una falla assurda nei sistemi di sicurezza.
Scappato in moto, l’assalitore. Su uno scooterone Suzuki la cui targa è stata letta dal sistema di videosorveglianza del Comune di Brugherio. Cosè è stato catturato a Vimercate dove, riferisce il ministro Alfano, era pronto ad uccidere di nuovo. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine è andata così l’allucinante mattinata a palazzo di giustizia a Milano. Claudio Giardiello (foto a sinistra: fonte ansa.it) 57enne originario di Benevento, imputato nel processo Agile-Eutelia, doveva comparire davanti al giudice fallimentare, Il suo difensore ha rinunciato al mandato. E non se ne è capito più nulla. Ucciso il magistrato Fernando Ciampi, l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e Giorgio Erba, 60enne coimputato. Due feriti: fra loro Davide Limongelli, socio di Giardiello, coimputato, nipote di Erba, imputati nel processo in seconda sezione penale. Secondo ricostruzioni, Giardiello voleva ammazzare anche il pubblico ministero Gaetano Ruta, mancandolo.
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