Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
L’albero di Natale naturale torna protagonista nelle case dei pugliesi, con una spesa media che si aggira dai 30 euro fino agli 80 euro, ma in Puglia continua a crescere anche la formula dell’albero “in affido” o a noleggio, prendendolo per tutto il periodo natalizio e restituendolo al vivaio al termine delle festività, così da poter essere ripiantato, una scelta sempre più apprezzata perché riduce gli sprechi e fa bene all’ambiente. I dati emergono da un’indagine di Coldiretti Puglia diffusa in occasione del ponte dell’Immacolata, momento in cui tradizionalmente si acquista e si addobba l’albero.
I prezzi variano in base all’altezza e alla varietà, per gli abeti più piccoli, sotto il metro e mezzo, oscillano tra 30 e 80 euro, a seconda della presenza delle radici, della qualità e dell’eventuale vaso. Per gli alberi oltre i due metri, soprattutto per le varietà più pregiate, si può arrivare anche a 200 euro. Gli acquisti si concentrano in vivai, garden, fiorai, grande distribuzione e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, dove non mancano buone occasioni.
Per garantire lunga vita all’albero, i tutor del verde di Campagna Amica ricordano l’importanza di farlo ambientare qualche giorno prima, mantenendo il terriccio umido e tenendolo lontano dalle fonti di calore. L’albero naturale resta una scelta sostenibile e rispettosa della tradizione, a differenza di quelli artificiali importati – spesso dall’Asia – che richiedono lunghi trasporti inquinanti, consumano petrolio e impiegano oltre 200 anni a degradarsi, contribuendo alla dispersione di microplastiche. Gli alberi veri, invece, sono coltivati nelle aree montane e collinari, spesso in terreni marginali che grazie alle piantagioni rimangono vivi e produttivi. Questo aiuta a proteggere il suolo, prevenire l’erosione, ridurre il rischio incendi e migliorare l’assorbimento dell’acqua piovana.
Sostenere la filiera del florovivaismo significa anche rafforzare un settore strategico del Made in Italy: in Puglia la produzione di fiori e piante vale circa 300 milioni di euro, con oltre 2 milioni di giornate lavorative. Prima di acquistare, Coldiretti suggerisce di misurare bene l’altezza del soffitto: all’aperto gli alberi sembrano sempre più piccoli. Inoltre, è normale che le conifere perdano qualche ago nella parte interna dei rami. Per evitare di riempire auto e casa di aghi secchi, è utile chiedere al vivaista una rapida “scossa” prima del trasporto.
Una volta in casa, l’albero va posizionato in un luogo luminoso e fresco, lontano da termosifoni e correnti d’aria. Meglio evitare addobbi pesanti che possono danneggiare i rami e non utilizzare neve finta o spray: l’albero è vivo e ha bisogno di respirare. Il terriccio va mantenuto umido, senza esagerare; il nebulizzatore può essere usato sui rami solo se non ci sono luci o fili elettrici.
A feste finite, se l’albero ha radici sane può essere trasferito all’esterno o piantato in giardino, ricordando che può raggiungere anche 15–20 metri. Chi non ha spazio può affidarlo ai punti di raccolta dei vivaisti, dei Comuni, del Corpo Forestale o ai mercati di Campagna Amica.
VADEMECUM DEI TUTOR DEL VERDE DI COLDIRETTI
Prima dell’acquisto
- Acquistare l’albero qualche giorno prima per permettergli di adattarsi e distendere i rami.
- Misurare bene l’altezza del soffitto per evitare di scegliere una pianta troppo alta.
Al vivaio o nei mercati di Campagna Amica
- Non cercare l’albero “perfetto”: ogni esemplare ha un lato meno fitto, è naturale.
- Le conifere perdono aghi nella parte interna dei rami: è normale.
- Chiedere al vivaista di scuotere l’albero per eliminare gli aghi secchi prima del trasporto.
A casa
- Sistemarlo in un luogo luminoso e fresco, lontano da calore e correnti d’aria.
- Evitare addobbi pesanti.
- Non usare neve artificiale o spray colorati.
- Mantenere il terriccio umido; nebulizzare solo in assenza di luci.
Dopo il Natale
- Se ha radici, può essere posto all’esterno o piantato in giardino.
- In alternativa, consegnarlo ai centri di raccolta indicati da vivaisti, Comuni, Corpo Forestale o mercati di Campagna Amica.
(foto: tratta da Coldiretti, non strettamente connessa alla notizia)







