Un caso, non l’unico. Una coppia di persone rimaste praticamente senza lavoro: lui piastrellista, lei assistente ad anziani. Da lunedì a ieri non.hanno mangiato, essendo terminati i buoni spesa. Poi è arrivato un pacco viveri dalla casa del volontariato, i cui responsabili sono stati pronti non appena interessati della situazione. I due non hanno neanche i soldi per.il biglietto del pullman. Così, è capitato, in pullman non sono stati fatti entrare, per raggiungere il centro urbano di Martina Franca dell’abitazione nella zona industriale. Ieri l’assessore comunale alla Mobilità, Pasquale Lasorsa, ha provveduto ad interessare i Servizi sociali per l’abbonamento gratuito alle due persone, “misura che comunque è prevista in casi del genere”. A tutto ciò la coppia (che ha tre figlii, sistemati dai nonni, almeno loro) deve aggiungere l’emergenza irresolvibile: lo sfratto. La donna racconta che il mese prossimo, causa morosità, la coppia dovrà lasciare la casa. Per andare dove, chissà. Antonio Fumarola, ex assessore comunale ai Servizi sociali, cita altri casi ancora, di famiglie sfrattate che chiedono aiuto. Propone che l’amministrazione pubblica locale preveda nuove misure apposite di sostegno alle famiglie, “è stato comunicato che i fondi erano terminati. Bisogna che ce ne siano, invece, perché finito il lockdown varie famiglie saranno alle prese con un’altra emergenza, quella abitativa, a causa degli sfratti. L’impegno per l’aiuto ai bisognosi non è mancato finora ma siamo pericolosamente vicini ad una bomba sociale”.
