A Martina Franca è in corso, nel social network (auspicabilmente non in mezzo alla strada) un dibattito sull’efficacia del contrasto ad atteggiamenti irresponsabili. Lo scrittore e regista Donato Carrisi ha apertamente criticato l’amministrazione pubblica locale, con lo scritto di seguito. Da ieri, appunto, favorevoli e contrari dicono la loro. Certo non è passata inosservata la durezza dei toni:
In giro per Martina Franca, vedo gente aggirarsi come se il Covid-19 fosse stato debellato per decreto, con la mascherina portata come se dovesse “spaventare” il virus e non come barriera di sicurezza, distanziamenti solo nelle file per gli acquisti ma inesistenti nei rapporti interpersonali. Ma è ciò che non vedo che mi terrorizza di più: un’amministrazione comunale che in questa fase così delicata dovrebbe scendere (finalmente) per le strade per verificare, informare, educare, incoraggiare i cittadini che si sentono abbandonati e scoraggiare determinati comportamenti. Invece gli amministratori sono invisibili come il virus. Dimissionari senza dimissioni, pagati con le nostre tasse.
Polemica inusuale da parte di uno scrittore. Al posto di invitare la popolazione ad avere un atteggiamento più civile e rispettoso , invita gli amministratori a fare i cani poliziotto.
Mai come in questo periodo la necessita’ di un ‘amministrazione efficiente e presente è stata avvertita dalle comunità. Io vivo a Carosino,che è un piccolo paese rispetto a Martina, certamente con meno difficolta.Devo dire,comunque,che l’amministrazione ha svolto un ruolo eccellente di controllo e aiuto anche grazie al coordinamento delle associazioni locali che si sono prestate e la capacita’ di interloquire con la comunità Mi sono convinta che se questo modello di gestione fosse stato adottato altrove ,l’ impatto con la pandemia sarebbe stato meno dannoso.