La Puglia? C’è di tutto, soprattutto rifiuti pericolosi. Lo ha detto Carmine Schiavone, il quale, intervistato dalla trasmissione “Il graffio” di Telenorba, ha parlato di tariffe, ha parlato delle zone dalle quali partivano i rifiuti da smaltire, e ha parlato di chi era il vertice gestionale del traffico: la loggia P2 di Licio Gelli. In Puglia, ormai, c’è la consapevolezza del fatto che la Puglia rischia di essere un’altra terra, se non dei fuochi, dei rifiuti interrati, data la conformazione e la presenza di numerosissime cave. L’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, dice che la Regione è attenta a monitorare la situazione e che non bisogna, comunque, creare allarmismi. Qui non è questione di allarmismi, adesso la gente della Puglia ha diritto di sapere cosa c’è sotto terra, in ogni angolo della regione. Come avviene nel Salento e nel foggiano, dove più si scava e più si trova. Letteralmente di tutto: ieri a Cerignola si temeva che le parti metalliche interrate fossero rifiuti radioattivi, poi in serata è arrivata la comunicazione, non erano radioattivi. Ma il clima, ormai, è questo.
