
Daniele Bosio, che da quattro mesi è ambasciatore italiano in Turkmenistan dopo essere stato, fra l’altro, console a New York, ha la possibilità, nel corso di questa detenzione, di usare telefono e scambiare email. Il ministero degli Esteri italiano ha garantito rigore e disponibilità a chiarire la vicenda. Bosio si professa innocente e ricorda, fra l’altro, che proprio a Manila, capitale delle Filippine, è stata costruita una scuola grazie a un suo contributo.







