Arcelor Mittal ha sottoposto all’assemblea dei soci un documento che Invitalia deve valutare e che dunque deve valutare il governo. L’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia, per ora, ha deciso di rinviare una decisione. Prossimo appuntamento inizialmente prospettato per lunedì 11 dicembre poi fissato a venerdì 22 dicembre.
La questione dell’ex Ilva e, principalmente, del siderurgico di Taranto, è incentrata sulla ricapitalizzazione: così, lo stabilimento tarantino ha prospettive di andare avanti davvero ridotte. La ricapitalizzazione non è però ciò a cui intende partecipare Arcelor Mittal che è socio di maggioranza. Serve un miliardo e mezzo di euro e servono in particolare, entro un mese scarso, i soldi per non farsi staccare il gas. Il tribunale amministrativo regionale ha imposto a Snam di rifornire fino al 10 gennaio il siderurgico di Taranto. Ma senza pagamento dei debiti, un minuto dopo, la prospettiva della chiusura dei rubinetti sarebbe pressoché scontata.
Sullo sfondo c’è poi da acquisire gli asset da Ilva in amministrazione straordinaria perché per ora, Acciaierie d’Italia ne è semplicemente gestore. Insomma ci sono questioni aperte gravi, sempre più gravi, con sempre meno tempo per una soluzione.