Di Nino Sangerardi:
Palazzi e locali all’asta. Sono quelli proprietà della Provincia di Bari diventata Città metropolitana. Il sindaco di quest’ultima, Antonio Decaro, ha firmato il decreto d’urgenza con cui approva il “Piano valorizzazioni e alienazioni 2019/2021” e autorizza il bando pubblico per la vendita.
E’ la terza asta visto che negli anni 2011 e 2012 i due bandi indetti dai vertici della Provincia di Bari sono andati deserti.
Gli immobili,di cui è stato rideterminato il valore monetario, sono:
-immobile sede Questura,via G.Murat in Bari 25.734.000,00 euro
-deposito macchine,con alloggio custode,Corso De Gasperi in Bari 251.680,60
-immobile ex Istituto Medico,strada Cassano-Mellitto 863.000,00
-immobile in Bari via Dalmazia 50 274.155,00
-immobile in Bari via Dalmazia 50,ingresso lato dx vano scala 260.400,00.
Il totale è pari a 27.383.235,60 euro.
Le Province non dovevano essere abolite? Certo, esiste una Legge : n.56 del 7 aprile 2014.
In realtà il 12 ottobre 2014 sono stati eletti i nuovi presidenti dei Consigli delle Province di Foggia, Brindisi,Lecce e Barletta-Andria-Trani.
Avendo stabilito la scadenza di mandato in quattro anni,il giorno 31 ottobre 2018 si celebreranno le elezioni dei nuovi Consigli e presidenti delle quattro Province pugliesi.
La Città metropolitana di Bari rinnova Consiglio e sindaco ogni cinque anni,quindi nel 2019.
Chi partecipa alle consultazioni per eleggere i vertici di Province e Città metropolitane?
Sindaci e consiglieri comunali. Dunque, invece di sopprimere l’Ente è stato cancellato l’ingombrante voto del cittadino.
Un farsa,diciamo così, partitocratica recitata sul palcoscenico di un’Italia e una Puglia vecchie,culturalmente obsolete, fuori dai più elementari circuiti d’innovazione, gestite con le tecniche del familismo amorale,abitate da sudditi,percettori di stipendi pubblici e benefici governativi e parastatali.
Dove le menti migliori non hanno che fuggire,verso Paesi in cui si pratica la normale civiltà politica e delle Leggi.