rendimentogold

basilepiccolo

inPrimis per prenotazioni parrucchiere


Usura, in Puglia si denuncia poco tuttavia solo in Campania c’è un numero più alto di esposti I dati della fondazione

Screenshot 20220406 052821

Di Martino Abbracciavento:

In Puglia non si denuncia l’usura, solo 89 pratiche in un anno.
Nel bilancio della fondazione anti usura, la Puglia è stata la seconda regione in Italia per numero di pratiche per estorsione presentate pari a 62, a cui vanno sommate altre 27 per usura.

In Puglia sono inoltre confluiti circa 2,8 milioni di euro per rimborsi per estorsione e usura. Si rilevano dalla relazione sull’amministrazione della Giustizia, periodo luglio 2020-30 giugno 2021, a cura della Corte d’Appello di Bari, i seguenti dati: i reati di estorsione passati da 963 a 897; stesso andamento per quelli riguardanti il reato di usura, passati da 101 a 83 (nel 2018, 135).

Nei giorni scorsi a Foggia era stata lanciata una campagna di informazione da parte della fondazione Monti Uniti e Buon Samaritano, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Foggia e con il patrocinio della Comune di Foggia, chiamata “L’usura non è mai di moda”. Questa campagna, hanno annunciato i promotori, ha come scopo quello di mettere in guardia il cittadino che, in caso di difficoltà economica, tende ad affidarsi agli usurai, creando un circolo vizioso dal quale è quasi impossibile uscirne.

A fine febbraio, il commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, aveva lanciato l’allarme, affermando che: “Manca la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalla Stato. Dobbiamo evitare che le vittime di estorsione ed usura si convincano che l’unico modo per accedere al credito sia attraverso la criminalità”. In quell’occasione aveva anche bollato come sconfortanti i dati di Foggia: “Nel 2021 sono state presentate 7 domande di accesso ai fondi per le vittime di estorsione, con una erogazione di contributi per oltre 948mila euro, ma nessuna per il reato di usura. E questo la dice lunga”.

Da segnalare anche, che i procedimenti esecutivi immobiliari presso i tribunali di Bari, Foggia e Trani sono 2265 in totale. Nel solo Tribunale di Bari sono pervenuti, 642 e definiti 1028. I fallimenti, mai come nel 2021, sono stati 458 in totale nei tre tribunali di Bari-Foggia-Trani. Con un aumento rispetto allo scorso anno del 32%.

La fondazione fa sapere che: “Dalla Regione Puglia sono giunte risorse pari a 100mila euro da destinare a favore di privati e piccoli imprenditori che abbiano patito in maniera più o meno devastante le implicazioni della pandemia, erogando rispettivamente un contributo massimo di 5 mila e 2 mila euro. Si è subito dato corso alla distribuzione allargando la base dei fruitori. La fondazione ha svolto una capillare azione di solidarietà nei confronti di coloro che non avevano i requisiti per accedere ai fondi di Stato, facendo ricorso ai fondi propri, erogando otto sovvenzioni, a titolo gratuito, da rimborsare a piccole rate mensili, per un totale di oltre 34mila euro”.

E ancora: “Un grosso aiuto è fornito dalle diocesi convenzionate, a mezzo dei loro contributi annuali. Ricevuti contributi dalle diocesi di Brindisi, Castellaneta, Nardò- Gallipoli, Taranto, Oria, Trani e Bari. “Con molta onestà, rileviamo che senza il loro aiuto, tante pratiche, soprattutto per piccoli interventi, non avrebbero potuto avere seguito”, si legge nella relazione annuale socio-pastorale. Le convenzioni in essere riguardano le diocesi di Altamura-Acquaviva-Gravina, Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi, arcidiocesi di Taranto, Castellaneta, Conversano-Monopoli, Oria-Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli, Trani-Bisceglie-Barletta”.

Inoltre la fondazione sottolinea che: “Importante è stato l’impegno della fondazione per consolidare e rilanciare la cultura dell’educazione alla legalità, con particolare riguardo all’incoraggiamento alla denuncia degli usurai e all’uso responsabile del denaro. Nondimeno si è fatta carico di diverse posizioni che avevano solo presentato denunce in altri distretti e che sono stati seguiti in tutte le fasi di preparazione per l’attuazione della L. 44/99 e 108/96, nonché con le relative sospensioni afferenti a pagamenti in corso così come previsto dalla L. 108/96. E’ stata fornita assistenza legale e soprattutto economica per il riavvio delle attività. E’ giunto a compimento, un processo che ha visto condannare gli usurai, in primo grado di giudizio, (tutti e cinque gli imputati) per usura ed estorsione. Il processo, iniziato nel gennaio del 2013, si è concluso dopo 23 udienze. La fondazione si era costituita come parte civile”.


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *